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Sabelli rileva Trevisanalat e dà vita al polo italiano della mozzarella

Sabelli rileva Trevisanalat e dà vita al polo italiano della mozzarella
Sabelli rileva Trevisanalat e dà vita al polo italiano della mozzarella

Sabelli rileva Trevisanalat e dà vita al polo italiano della mozzarella

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Redazione

Fondono le mozzarelle e Sabelli, di Ascoli Piceno, rileva, da Alto Partners Sgr, Trevisanalat di Resana (TV).

Secondo una nota ufficiale viene così a formarsi "un nuovo polo delle mozzarelle e formaggi freschi, in grado di fare concorrenza alle multinazionali alimentari e di essere competitivo sui mercati internazionali, valorizzando la produzione made in Italy". Sommando i ricavi il nuovo polo totalizza 120 milioni aggregati.

Trevisanalat - focalizzata sulle private label, che rappresentano l’80% del suo fatturato – è rigorosamente monoprodotto. Ha una gamma profonda: dalla classica mozzarella, alle ciliegine, dai rollé, ai filoncini, alle confezioni multiple, ai cubetti per pizza…La produzione annua è di 13.000 tonnellate, per l’85% destinate al mercato italiano, mentre il giro d’affari 2015 ha raggiunto 49 milioni di euro. L’azienda si fregia inoltre di tutte le principali certificazioni internazionali: Brc, Ifs, Uni En Iso, SA 8000.

Rilevata nel 2011 dal fondo Alto Capital II, di Alto Partners, vanta un ricco portafoglio di marchi. I brand aziendali, come riporta l’agenzia Agi, sono Trevisanalat, Bianca Bella, Biancamore, Buon Sapore, Campesina, Dei Prai e ProntiBianchi Via, mentre nel comparto MDD i maggiori clienti si chiamano Carrefour, Auchan, Simply, Crai, Selex, Iper. Fra gli stranieri campeggiano i nomi delle tedesche Billa-Rewe e Merkur.

Sabelli, che oltre alle mozzarelle produce anche ricotte, scamorze e caciotte, è uno storico caseificio familiare, nato nel 1921 e oggi controllato dalle famiglie Sabelli, Galeati e Mariani. Nel 2015 ha realizzato 14.000 tonnellate di produzione e più di 70 milioni di ricavi. Il caseificio, infine, ha archiviato il primo semestre 2016 con una crescita in volume del 10 per cento, per un valore superiore ai 35 milioni.

L’operazione, seguita da Oaklins Arietti e da Euromobiliare in qualità di advisor, è molto interessante anche perché i due protagonisti hanno pochissime sovrapposizioni di canale.

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