Rapporto Coop: il 2017 amplificherà il successo di tecnologie e alimentari
Rapporto Coop: il 2017 amplificherà il successo di tecnologie e alimentari
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Un Paese che sta alla finestra e che, passati gli anni bui della recessione, spera nel futuro ma stenta a metterne a fuoco i dettagli.
È la fotografia dell’Italia 2017 scattata con il sondaggio di fine anno e le previsioni sui consumi 2017 del “Rapporto Coop” redatto dall’Ufficio Studi di Ancc-Coop (Associazione Nazionale Cooperative di Consumatori), ora in versione completa dopo l’anteprima digitale dello scorso settembre.
Il 2017 farà segnare un rallentamento del potere d’acquisto delle famiglie che, fino al 2016, avevano potuto godere di componenti favorevoli ma transitorie; di conseguenza il ciclo dei consumi, dopo un biennio a ritmi superiori all’1%, subirà una battuta d’arresto (la stima si attesta su uno 0,7%) dovuto alla flessione dei redditi e soprattutto alla ripresa dell’inflazione.
Nella top ten dei desideri figura la solita telefonia (+8%), gli acquisti tecnologici di computer e altri accessori (+ 7,3%), i servizi ricreativi (+ 2,8%); scivolano invece ancora più in basso nel gradimento degli italiani le spese per la manutenzione della casa, i giornali, i libri.
Nella spesa alimentare, per la prima volta dopo molti anni, coloro che pensano di aggiungere valore al carrello (+13%) sono quasi il doppio rispetto a quelli che prevedono di comprimere ulteriormente la spesa (+8%).
Il 2017 porterà probabilmente anche nuovo dinamismo nel mercato immobiliare e nei comparti a esso collegati (arredamento ed elettrodomestici): in tempi di bassi tassi d'interesse e di turbolenza dei mercati finanziari ritorna prepotentemente la casa come sogno nel cassetto. Rimarrà in crescita la spesa per i viaggi (la indica come sicura o possibile l’80% degli italiani).
E la grande distribuzione, che nel 2016 ha sofferto una lunga stagione deflattiva, chiude l'anno in perfetta parità rispetto all'anno precedente beneficiando comunque di un piccolo miglioramento delle vendite registrato nelle ultime due settimane e comunque non tale da superare un +2% concentrato peraltro fortemente nei giorni pre-natalizi.
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