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Pronta una cordata per rilevare Conbipel

Pronta una cordata per rilevare Conbipel
Crediti fotografici: Conbipel.com

Pronta una cordata per rilevare Conbipel

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Luca Salomone

Si avvia a una soluzione il rilancio dell'impresa di abbigliamento astigiana, con la salvaguardia di circa 800 lavoratori. È l'annuncio arrivato al termine del tavolo di crisi che si è tenuto ieri, 6 febbraio, presso il Mimit.

L'incontro è stato indetto su indicazione del ministro, Adolfo Urso, e del sottosegretario con delega alle crisi aziendali, Fausta Bergamotto, alla presenza dell’azienda e delle organizzazioni sindacali.

Il piano comporta la presentazione di una proposta vincolante da parte di una, non meglio precisata, cordata di due imprese italiane del settore tessile, con il supporto di Invitalia, l’agenzia governativa italiana costituita come società per azioni e partecipata interamente dal Ministero dell'economia e delle finanze.

La proposta stessa coinvolgerà 104 punti vendita (quanti se ne contano sullo store locator aziendale), di cui una larga maggioranza diretti, e circa 800 lavoratori sui 1.100 dipendenti attuali.

E questo perché circa 30 negozi sono stati chiusi, in quanto non in grado di rinnovare i contratti di locazione.

Tramonta, come era già noto, e salvo colpi di scena dell’ultima ora, l’ipotesi di un’alleanza fra Ovs, che peraltro aveva dichiaro il proprio interesse solo per 20-30 punti vendita, e l’unica offerente, Unigross, che aveva presentato due proposte nel mese di dicembre (leggi altro articolo di Distribuzione moderna).

Il ministero ha chiesto alla proprietà uscente una gestione non traumatica degli esuberi con l'attivazione degli ammortizzatori sociali per un ricollocamento, anche con il supporto delle Regioni coinvolte, peraltro numerose visto che la catena, nonostante i tagli, resta diffusa in modo capillare sul territorio italiano.

La società ha confermato di continuare la ricerca di ulteriori soluzioni per i rimanenti punti vendita e la relativa forza lavoro, rimasti fuori dal perimetro dell’offerta, dice la nota ministeriale.

«Un altro caso si avvia positivamente a soluzione, permettendo di trasformare una crisi in una opportunità di rilancio e sviluppo. Avanti su questa strada», ha dichiarato il ministro Urso, con chiaro riferimento ai progressi ottenuti nei giorni scorsi sul risanamento di Coin.

Al momento non si sa molto di più, visto che le sigle sindacali non hanno ancora rilasciato comunicazioni ufficiali, che permettano di aggiungere nomi e cognomi alla cosiddetta ‘cordata’. Ma, secondo Italia Oggi, alla guida del duo di aziende compratrici dovrebbe esserci l’imprenditore Andrea Turati, che è stato anche fornitore Conbipel, mentre la quota di Invitalia sarebbe del 49 per cento.

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