Crescono in Italia, come negli altri grandi Paesi industrializzati, le private label. Nei primi 7 mesi di quest’anno i prodotti a marca del distributore hanno fatto registrare un aumento delle vendite dell’1,8 a valore e dello 0,9% a volume, facendo salire al 18,6% la loro quota di mercato nel largo consumo confezionato (LCC).

È quanto emerge dallo studio realizzato, come ogni anno, da Iri in vista di “Marca 2017” (18-19 gennaio), la 13a edizione del Salone interazionale dei prodotti a marca del distributore (MDD), organizzato da BolognaFiere in collaborazione con Adm, l’associazione delle imprese operanti nella distribuzione moderna.

Secondo i dati Iri, negli ultimi 12 mesi (luglio 2015-luglio 2016), le vendite delle MDD nel grocery hanno toccato 9,7 miliardi di euro, generando un risparmio per i consumatori di 1,7 milioni di euro.

La crescita è stata guidata dai generi alimentari, soprattutto fresco e ortofrutta. Da registrare, invece, una diminuzione nei segmenti dei prodotti per animali e nelle bevande.

Aumentano gli assortimenti dei marchi privati, che nel luglio scorso hanno raggiunto 1.384 prodotti medi a scaffale, con crescite significative per i comparti bio (+9,5%) e premium (+11,6%).

In pratica oggi i consumatori cercano la convenienza, ma anche prodotti di qualità: la tendenza è di comprare puntando sulla fascia alta, si tratti di marca industriale promozionata o di marca commerciale garantita.