Primo contratto di lavoro per gli shopper che fanno la spesa per altri
Primo contratto di lavoro per gli shopper che fanno la spesa per altri
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di Luca Salomone
Mentre i lavoratori della Gdo sono ancora in attesa del rinnovo del contratto, arriva una prima e importante vittoria per gli shopper, cioè quei privati che fanno la spesa per altri e la portano a domicilio, una formula inventata, in Italia da Supermercato24, oggi Everli.
Non si tratta, è chiaro, di lavoro dipendente, ma autonomo e tuttavia c’è ora il riconoscimento di uno status e di una retribuzione garantita.
Ne danno notizia i sindacati Nldil Cgil, Felsa Cisl e Uiltemp che, il 19 febbraio, hanno raggiunto un’intesa con Assogrocery (l’associazione dei retailer della spesa online di beni di consumo), su un’ipotesi di accordo collettivo nazionale, il primo nell’ambito del lavoro tramite piattaforma.
Chi presta la sua opera nel settore, con contratti di collaborazione, avrà compensi di 12,50 euro nel 2024 e 13,50 nel 2026 per ogni incarico (della durata convenzionale di un’ora).
Si aggiunge l’indennità di disponibilità, di 1,30 euro l’ora, che consentirà di vedere riconosciuto il tempo di attesa (di nuovi incarichi), mantenendo la libertà di accettare l’ordine. Ci sono anche maggiorazioni per il lavoro domenicale e festivo, le coperture Inail, la possibilità di eleggere propri rappresentanti sindacali…
E le parti hanno già accennato alla possibile ripresa del dialogo in caso di cambiamenti normativi.
Nei prossimi giorni si svolgeranno le assemblee con le lavoratrici e i lavoratori, che dovranno esprimersi entro l’8 marzo.
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