A partire da oggi, venerdì 26 novembre, Lush, regina della cosmesi e dell’igiene etica e totalmente naturale, volta le spalle a Instagram, Facebook, TikTok e Snapchat, fino a quando queste piattaforme non saranno in grado di mettere in atto misure volte a offrire un ambiente più sicuro ai propri utenti.

La nuova linea di condotta sarà in vigore in tutti i 48 Paesi in cui Lush opera, attraverso un migliaio di punti vendita, di cui una trentina in Italia.

I problemi di questi universi telematici, infatti non sono pochi: haeters, bulli, immagini e filmati sconvolgenti, che arrivano alla violenza gratuita, per esempio, sugli animali e tanto alto….

Basti dire che, secondo gli ultimi dati dell’Unicef, nel mondo il solo bullismo e cyberbullismo colpisce uno studente su tre, per 246 milioni di bambini e adolescenti pari al 20% dei ragazzi fra gli 11 e 17 anni con particolare intensità verso le ragazze.

“Come molti teenager prima, Lush ha provato a uscire dai social media in passato: ma la nostra Fomo – acronimo inglese che indica la paura di rimanere esclusi - è grande – scrive l’azienda - e la compulsione a utilizzare le varie piattaforme ci ha portato a ritrovarci lì, nonostante le nostre migliori intenzioni. Quindi eccoci di nuovo qui, mentre cerchiamo di “disintossicarci”.

Dopo un primo tentativo nel 2019, questa volta, "la nostra determinazione è rafforzata dalle rivelazioni condivise da coraggiosi informatori, che hanno chiaramente mostrato e denunciato. i noti danni cui i giovani sono esposti a causa degli attuali algoritmi e della regolamentazione insufficiente del settore. Bullismo, fake news, posizioni estreme, algoritmi manipolativi: un flusso che scorre senza fine, e che porta a un aumento considerevole dei tassi di suicidio giovanile, depressione e ansia”.

Spiega Jack Constantine, chief digital officer e product inventor di Lush: «Non chiederemo ai nostri clienti di venire a trovarci in un vicolo buio e pericoloso, mentre alcune piattaforme social stanno iniziando a diventare posti nei quali nessuno dovrebbe essere incoraggiato ad andare. Qualcosa deve cambiare. Noi speriamo che le piattaforme introducano in futuro linee guida più rigide, e speriamo che le varie regolamentazioni internazionali si traducano presto in legge. Ma non possiamo aspettare. Ci sentiamo obbligati a prendere le nostre misure per proteggere i nostri clienti dai danni e dalle manipolazioni che possono subire mentre entrano in contatto con noi sui canali social»

Una scelta antistorica? Forse ma, continua Constantine, «ho trascorso tutta la vita a evitare di utilizzare ingredienti dannosi nei miei prodotti. Ci sono oggi prove schiaccianti che evidenziano quanto siamo a rischio quando utilizziamo i social media. Non ho intenzione di esporre i miei clienti a questo rischio, per cui è il momento di uscire dal giro».

Il marchio inglese, tuttavia, non diventerà completamente antisocial, ma cercherà nuovi mezzi per rimanere connessa con tutti a partire dai propri clienti.

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