Passa di mano, secondo "Il Sole 24 Ore"-Radicor, una grossa fetta di Parmacotto, e precisamente il 16% per un controvalore di 11 miliardi che la merchant Simest mette sul tappeto.

In effetti l'azienda presieduta da Marco Rosi gode di buona salute, con giro d'affari di 168 milioni, in crescita del 5% circa.

Il senso della partecipazione è più che altro quello di supportare un esborso di 16 milioni che Parmacotto vuole destinare alla crescita sui mercati oltre confine: in particolare Usa, Germania e Francia.

Del resto il sodalizio con Simest non è una cosa nuova: già nel 2007 la banca d'affari era venuta in aiuto di Marco Rosi per il lancio della prima "Salumeria Rosi", un vero tempio del made in Italy e del buon mangiare, inaugurata a New York.

L'intesa fra i due partner prevede addirittura la costruzione di uno stabilimento negli States, adibito ai preaffettati.

L'operazione finanziaria verrà realizzata tramite un aumento di capitale riservato a Simest.