di Luca Salomone

Ovs cresce ancora, grazie a due operazioni, quasi simultanee: da un lato la regina del pronto moda ha firmato un accordo con la catena di intimo Goldenpoint e, dall’altro, è entrata nella produzione di abbigliamento casual con l’acquisizione di un ramo di azienda della società di Sesto Fiorentino, JBrand international.

Goldenpoint: qui Ovs ha sottoscritto, in prima battuta, una lettera di intenti con gli azionisti che ha l’obiettivo di sviluppare una partnership industriale. Ma è anche previsto il passaggio di mano di una quota di minoranza di Goldepoint, quota che, a medio termine e a discrezione di Ovs, potrebbe trasformarsi in controllo.

La catena di underwear, creata nel 2001 dalla famiglia Grassi, fondatrice di Golden Lady, è focalizzata specialmente sulla biancheria e pigiameria per uomo, donna e bambino e conta oggi una rete di 380 negozi nei maggiori centri storici e nei principali centri commerciali d’Italia, per un giro d’affari di circa 100 milioni di euro.

“La partnership – precisa Ovs in una nota – è diretta a migliorare la performance di Goldenpoint attraverso il rafforzamento dell’attuale offerta merceologica e l’ottenimento di sinergie derivanti dalla condivisione della supply chain di gruppo Ovs, nonché all’apertura di nuovi punti vendita”.

JBrand: qui le spiegazioni arrivano dall’Antitrust, che nel Bollettino del 5 febbraio, ha dato via libera all’acquisizione di un ramo di azienda della società toscana, ramo attivo dal 2021 e dedicato “all’attività di produzione, tramite terzisti esteri, e alla vendita ad altre imprese - che poi rivendono i prodotti così acquistati - di capi di abbigliamento casual”. Il deal ha portato alla costituzione di una nuova società, interamente controllata da Ovs.

Secondo i dati camerali nel 2022 JBrand ha fatturato 59 milioni di euro, generando un utile di 2,68 milioni. L’azienda dà lavoro a 31 persone.