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Nasce Veganok, il primo osservatorio sui consumi vegani

Nasce Veganok, il primo osservatorio sui consumi vegani
Nasce Veganok, il primo osservatorio sui consumi vegani

Nasce Veganok, il primo osservatorio sui consumi vegani

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Redazione

Popolazione vegana decisamente in crescita lo ha spiegato giovedì 26 il Censis, nel suo consueto rapporto sulla società italiana, e lo conferma il lancio del primo osservatorio sul settore, nato in collaborazione tra Veganok Network, che da oltre 15 anni si occupa del mondo vegan e della relativa certificazione europea, e la ricercatrice Paola Cane, specializzata in analisi di mercato con di alto profilo che guida il progetto.

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L’Osservatorio quantifica nel 2,6% le persone che si dichiarano vegane in Italia, di cui il 59% donne e il 41% uomini. Una fascia di oltre un milione e mezzo di consumatori, che vengono profilati dal punto di vista del marketing e analizzati dal punto di vista sociodemografico e geografico.

Interessante rilevare, come a fronte di consumi calanti per molte grandi panieri del food, il carrello vegano sia - secondo i dati Mia Solution - in crescita a doppia cifra: +37% per le zuppe, +21,7% per i sostituti della carne, +19% per i latti vegetali.

Il veicolo di rilevazione va a sondare le motivazioni dei cittadini che hanno fatto questa scelta, per poi prevedere le direzioni di sviluppo del veganismo e misurare quanto questa evoluzione si possa consolidare fino a diventare un cambiamento così importante da poter essere definito rivoluzionario.

“Dalle prime evidenze – spiegano i responsabili di Veganok - si ha conferma di una popolazione consapevole e che quando compera vuole conoscere gli ingredienti di quello che acquista. Perché ambisce alla qualità e al valore del cruelty free. Persone virtuose che desiderano vivere in modo armonico, difendendo scelte di rispetto non solo nei confronti dei propri simili ma anche di tutte le specie animali e del Pianeta.

“I cittadini vegani, inoltre, non amano gli sprechi perché impattano sull’ambiente, ma hanno comunque stili di vita normali e quindi si nutrono, si vestono, lavorano con le tecnologie e acquistano in varia misura prodotti confezionati e di largo consumo, privilegiando quelli più vicini alle proprie necessità”.

Per saperne di più scarica l'antemprima dell'Osservatorio

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