Gruppo Morato mette a segno un’altra importante operazione acquisendo Romar, azienda specializzata nella produzione di pani a fette con sede in provincia di Venezia. Partecipano all’operazione Marco Semenzato, già presidente di Romar e Bruno Rossetto, amministratore delegato di Nuova industria biscotti Crich e Quality Food.

Il deal fa seguito a un intenso processo di crescita per linee esterne. Dall’autunno del 2020 il re del bakery industriale ha acquistato Pandea da Granarolo, Roberto industria alimentare, più un parte del ramo panetteria salata della spagnola Cerealto-Siro.

Conferma l’amministratore delegato, Stefano Maza: “L’operazione rientra in un piano strategico volto a concentrare lo sviluppo sul mercato chiave dei prodotti bakery, con l’obiettivo di rafforzare il presidio in Italia, ma soprattutto con la volontà di estendere il nostro orizzonte all’estero. Anche questa acquisizione ha solide logiche industriali e di integrazione.”

Con un fatturato annuo di circa 20 milioni, due stabilimenti e 4 linee produttive, Romar sarà, per Morato, un valido partner di riferimento sia verso il consumatore finale, sia nel mondo delle private label. In particolare, l’azienda veneziana ha investito, negli ultimi anni, in innovazioni tecnologiche e di processo, con l’introduzione di uno dei primi impianti in Italia per la produzione di lievito madre e sull’utilizzo di energia autoprodotta e generata da fonti rinnovabili.

Gruppo Morato è oggi il secondo player nel mercato della panificazione industriale in Italia e in Spagna, con un fatturato consolidato di 250 milioni di euro, di cui oltre il 30% oltre confine.

Nei suoi 12 stabilimenti dislocati in Italia e nella nazione iberica, Morato produce pani a fette (sandwich, cassetta, tramezzini), bruschette, panini dolci e salati, piadine e sostituti croccanti del pane.

Considerando sia il business a marca che le private label, detiene, nel nostro Paese, una quota di mercato a volume di oltre il 30% nei pani industriali e del 10% nei grissini.

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