L'ossessione per il possesso di quantità di denaro sempre più grandi da parte di certi individui non ha limiti. Una sorta di bulimia patrimoniale che i più stentano a comprendere. Il caso del re del riso, Angelo Scotti (il "dottor Scotti" della celebre pubblicità), presidente e amministratore delegato della Riso Scotti, è l'ultimo di una lunga serie e neanche il più eclatante. Agli arresti domiciliari, è accusato di avere fatto bellamente incenerire la bellezza di 40 tonnellate di sostanze tossiche. Un caso che ricorda per certi aspetti quello del patron della Parmalat Calisto Tanzi. Imprenditori di successo, a capo di aziende importanti, ammirati e forse anche un po' invidiati. Ricchi, soprattutto. Ma evidentemente non abbastanza nella loro mente. Al punto da indurli a trovare scorciatoie illegali per accrescere ulteriormente i loro patrimoni. Ciò che sta accadendo nel mondo del calcio e che sta svelando un sotterraneo quanto incredibile giro di scommesse e partite truccate nel quale sarebbero coinvolti illustri giocatori in fondo non è moto diverso. Dal mondo dell'imprenditoria ci si sposta soltanto a quello dello sport. Ma il risultato non cambia. E lascia increduli e sbigottiti, inducendo a domandarsi: ma quanti sono questi "Dottor Scotti" in Italia?