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Le caramelle di Nestlé tornano italiane e passano a Fida

Le caramelle di Nestlé tornano italiane e passano a Fida
Le caramelle di Nestlé tornano italiane e passano a Fida

Le caramelle di Nestlé tornano italiane e passano a Fida

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Redazione

Nuovo corso per le storiche caramelle nate in Perugina.

Per una volta una serie di marchi di proprietà estera ritorna in mani nazionali. È stato infatti sottoscritto il contratto preliminare per la cessione, da parte di Nestlé, a Fida del ramo d’azienda che comprende Rossana, Fondenti, Glacia, Fruttallegre, Lemoncella e Spicchi.

Un pezzo di storia dolciaria italiana va così ad arricchire il già ampio portafoglio di brand conosciuti e apprezzati di Fida, tra cui Bonelle, Sanagola, Charms, Gocce, Tenerezze, Gnammy e le Irresistibili.

Rossana e le altre verranno prodotte all’interno dello stabilimento di Castagnole delle Lanze, in provincia di Asti. L’azienda metterà i suoi oltre 40 anni di esperienza a garanzia di un futuro di successo per questi prodotti, investendo sul loro ulteriore sviluppo.

L’acquisizione rafforzerà la posizione di Fida, che attualmente detiene una quota pari al 3,5% circa del totale mercato delle caramelle familiari, con un fatturato 2015 pari a circa 15 milioni di euro.

Leo Wencel, capo mercato Gruppo Nestlé in Italia, ha commentato: "Ci ha colpito il calore e l’affetto dimostrato dai consumatori nei confronti di Rossana negli ultimi mesi. Siamo perciò particolarmente lieti di aver trovato un partner solido ed esperto nel settore che, siamo sicuri, saprà continuare a valorizzare nel modo migliore questi brand e assicurare loro un futuro di successo”.

Eugenio Pinci, presidente e amministratore delegato di Fida, ha aggiunto: “Siamo orgogliosi dell’accordo raggiunto oggi, che - grazie a significative sinergie tecnologiche, produttive e commerciali - ci consente di rafforzare la nostra posizione sul mercato, ampliando il nostro portafoglio prodotti con brand storici molto amati. Siamo pronti a investire risorse umane ed economiche nel loro sviluppo e nella loro valorizzazione”.

La decisione fa seguito al piano di sviluppo presentato da Nestlé lo scorso 2 marzo, che punta a potenziare lo stabilimento perugino di San Sisto per confermarne la posizione come uno dei poli produttivi di eccellenza del cioccolato all’interno del colosso elvetico, per rafforzare la posizione in Italia e per fare di Perugina un simbolo del 'Made in Italy' in tutto il mondo.

       
       

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