Largo consumo confezionato: le previsioni Iri per il 2019-2020
Largo consumo confezionato: le previsioni Iri per il 2019-2020
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Iri ha elaborato le previsioni sull’andamento dei mercati del largo consumo confezionato per la chiusura dell’anno in corso e per il 2020.
Nonostante il clima economico incerto settore archivierà l’anno in corso con un segno positivo.
Il dato complessivo trova sostegno nelle politiche espansive verso le famiglie (reddito di cittadinanza) e nella debolezza dei prezzi al consumo. Il preconsuntivo vede quindi una chiusura 2019 con un andamento dei volumi pari al +1,4 e un andamento a valore del +1,7.
Lo scenario del prossimo anno resterà influenzato dallo scarso dinamismo economico che impedirà un rilancio prolungato della domanda per la maggior parte dei mercati. Tuttavia questo effetto sarà ancora contrastato dal mantenimento di misure a favore delle famiglie già confermate dal nuovo esecutivo (quali per esempio il reddito di cittadinanza e il taglio al cuneo fiscale delle famiglie meno abbienti).
La tendenza di fondo dei prezzi del comparto continuerà a essere segnata dall’assenza di particolari pressioni inflazionistiche, coerentemente con il trend generale del Paese. L’andamento debole dei prezzi aiuterà la domanda a volume, sostenendo il potere d’acquisto.
Sul prossimo anno restano comunque varie incognite circa la risalita dei prezzi stessi. Nonostante il disinnesco delle clausole di salvaguardia rimane infatti l’incertezza sugli effetti delle ‘tasse di scopo’ (sugar e plastic tax) che potranno penalizzare, in misura variabile, specifici mercati: bevande, cura casa, freschi confezionati e altro.
“In termini molto generali per il 2020 valutiamo un’area di rischio fino a 0,2 punti percentuali di crescita a volume per il totale Lcc – riferisce Iri -. Inoltre il fattore meteorologico, ormai da alcuni anni, è diventato un elemento estremamente importate per l’andamento del comparto, avendo un impatto significativo sul trend di numerose categorie stagionali. Nel 2019 si sono succedute spiccate fasi anomale di senso opposto, che però si sono compensate nella media dell’anno. In questo rapporto previsionale si ipotizza un’evoluzione climatica 2020 in linea con l’andamento di quest’anno”.
Il comparto chiuderà il 2020 con risultati moderatamente positivi, anche se inferiori a quelli del 2019. Ci si attende il mantenimento di una crescita dei ricavi, ma su valori più contenuti a causa della dinamicità più moderata delle vendite a volume e del mantenimento (in assenza della manovra Iva) di un’evoluzione limitata dei prezzi medi.
La crescita (lieve) dei prezzi medi al dettaglio sarà influenzata prevalentemente dalla riqualificazione del paniere di spesa delle famiglie verso prodotti a elevato contenuto di servizio. Questa tendenza sarà ancora in parte contrastata dall’aumento della domanda nei canali di basso prezzo, che agirà da calmieratore.
Sul versante dell’offerta commerciale infine permarrà una situazione di forte competizione tra formule di vendita sia all’interno del perimetro della distribuzione moderna, sia al suo esterno: discount, superstore ed e-commerce continueranno a essere particolarmente dinamici.
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