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L'Agcm multa Mediaworld per le vendite abbinate. L'azienda farà ricorso

L'Agcm multa Mediaworld per le vendite abbinate. L'azienda farà ricorso
L'Agcm multa Mediaworld per le vendite abbinate. L'azienda farà ricorso

L'Agcm multa Mediaworld per le vendite abbinate. L'azienda farà ricorso

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Fabio Massi

Guai per Mediamarket, titolare dell’insegna Mediaworld, con 130 punti vendita in Italia e un rodatissimo e-commerce.

L’Agcm ha infatti deciso di irrogare all’azienda una multa di 3,6 milioni di euro per condotta commerciale scorretta.

L’autorità scrive che “Mediaworld ha utilizzato modalità ingannevoli per promuovere alcuni prodotti, spesso presentati come in promozione - sia nei volantini, sia nei cartelli posizionati nei negozi - che invece venivano abbinati e venduti insieme a un bene accessorio. In questo modo il consumatore pagava un prezzo superiore e diverso rispetto a quello pubblicizzato. Mediamarket ha attuato pratiche scorrette e aggressive che imponevano al consumatore l’acquisto anche di prodotti accessori, che non avrebbe altrimenti comprato, sostenendo così un costo non previsto”.

L’Agcm sostiene che la catena di elettronica e tecnologia ha adottato tale prassi nei confronti di di articoli particolarmente desiderati, come smartphone, pc, Ipad, Playstation, smart-tv, che, in media, presentano un prezzo non irrisorio e che vengono di frequente esposti al pubblico in offerta. “Le vendite abbinate di accessori – aggiunge l’authority - vengono realizzate e massificate, infatti, proprio in occasione di dette promozioni, in cui l’effetto “aggancio” risulta particolarmente rilevante ed efficace”.

Per l’Antitrust questa pratica è in grado di limitare considerevolmente la libertà di scelta dei consumatori in relazione al prodotto da acquistare e li induce - con modalità surrettizie - ad assumere una decisione commerciale per l’acquisto di un articolo che non avrebbero altrimenti preso, violando il dovere di diligenza e integrando, appunto, una pratica commerciale scorretta.

Ma Mediaworld ha già annunciato battaglia: "L’azienda - si legge in una nota diffusa dal gruppo nella mattina di oggi, 4 novembre - non condivide le motivazioni alla base del provvedimento ritenendolo del tutto infondato e, pur mettendosi a completa disposizione dell’Autorità, effettuerà ricorso nei confronti di tale decisione. Nel corso del 2022, tra l’altro, MediaWorld ha implementato una serie di azioni per aumentare ulteriormente la trasparenza della comunicazione commerciale presso tutti i propri punti vendita distribuiti sul territorio italiano".

Scarica il testo del provvedimento

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