Nella Provincia autonoma di Trento i negozi resteranno chiusi la domenica: la legge, approvata dalla Giunta, presieduta dal leghista, Maurizio Fugatti è passata con 21 voti favorevoli, 6 astenuti e 6 assenti. Le completa libertà di apertura, concessa dalla legge Monti, tuttora in vigore, viene così ridotta a 12 giornate festive.

Ma il nuovo corso prevede un articolato sistema di deroghe, per esempio in occasione di grandi manifestazioni ed eventi e l’obbligo di chiusura è valido in poco meno della metà dei comuni, compresi Trento e Rovereto: in tutto le municipalità trentine sono 166, ma 85 sono considerate località turistiche.

Altre eccezioni sono state introdotte per molteplici merceologie: farmacie, ovviamente, e edicole, ma anche gelaterie, rivendite di alimentari tipici, negozi di mobili, rosticcerie, piante e fiori... In sostanza, a tirare le somme, nel mirino della Provincia sembra che siano finiti in special modo i supermercati e la grande distribuzione in generale

Desta molte perplessità e parecchie polemiche il fatto che la Corte costituzionale abbia già ribadito più volte che, su questo tema, la competenza è esclusivamente dello Stato, come desta stupore una decisione che stona con la crisi dei consumi e che fa seguito a un periodo di lockdown distributivo particolarmente tormentato dai localismi ammnistrativi.

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