Grandi successi per la Pasta di Gragnano Igp: con più 300 milioni di euro al consumo, continua la sua crescita superando le 92.000 tonnellate di produzione certificata e facendo segnare un +84% in tre anni (2018-2020). Il nono prodotto italiano a denominazione per valore, secondo del Mezzogiorno, mostra un forte dinamismo anche nelle esportazioni a cui è destinato circa il 60% della produzione certificata totale.

A rendere note le ultime cifre chiave sono il Consorzio di tutela e Csqa, al quale è stata appena rinnovata, dall’Icqrf – l’Ispettorato centrale della tutela della qualità e repressione frodi del Mipaaf - l’autorizzazione per i controlli dell’indicazione geografica.

La pasta di Gragnano Igp, continua il Consorzio, è anche il simbolo del ricco paniere dei prodotti Dop e Igp della Campania, che vanta 55 prodotti tutelati, di cui 26 agroalimentari e 29 vitivinicoli, generando un valore economico pari a 782 milioni di euro e ponendo la regione all’ottavo posto in Italia per impatto economico.

Spiega Massimo Menna, presidente del Consorzio: «Da Gragnano portiamo sulle tavole del mondo la prima e unica pasta secca tutelata dal marchio Igp. La rinnovata collaborazione con Csqa è volta a garantire al consumatore un prodotto controllato, dalla produzione all’etichettatura, in ottemperanza ai principi di eccellenza produttiva sanciti nel disciplinare di produzione» .

Osserva Pietro Bonato, direttore generale e Ad di Csqa: « La nostra conferma, quale ente di controllo, è il risultato di un importante lavoro sinergico e proficuo sul fronte dei controlli, volti alla garanzia e tutela di un prodotto riconosciuto e apprezzato dai consumatori e che ha registrato una crescita impetuosa».