Con il lockdown i ricavi del commercio elettronico sono cresciuti del 20% nel primo trimestre: la conferma arriva dal rapporto trimestrale di Salesforce, condotto attraverso i dati di oltre un miliardo di consumatori in tutto il mondo, raccolti sulla piattaforma Commerce Cloud.

In particolare, il numero di acquirenti digitali unici è salito del 40% su base annua, mentre il traffico digitale ha fatto segnare un +16%, con un innalzamento del 4% dello scontrino medio.

“Benché l’aumento di questo canale sia ben lontano dal compensare l’enorme perdita che deriva dalle mancate vendite fisiche – si legge nel documento – esso sta comunque contribuendo ad arginare le perdite. La crescente adozione del digitale continuerà anche quando i consumatori ritorneranno a una situazione più libera a cui ci eravamo abituati prima della pandemia. Questo è il motivo per cui così tanti rivenditori tradizionali, pure player e produttori di beni di consumo, stanno raddoppiando i propri sforzi per assicurare un'esperienza senza interruzioni fra lo shopping virtuale e quello fisico”.

Nel dettaglio, fra il 10 e il 20 marzo 2020, la spesa per beni essenziali attraverso i canali digitali è cresciuta del 200%, rimanendo elevata nell’intero trimestre.

Analizzando le varie categorie si osserva che, su base annua, i prodotti per la casa hanno registrato – sempre nell’e-commerce - un aumento senza precedenti, pari al 51%, l'abbigliamento sportivo del 31% e i giocattoli e giochi del 34 per cento.

“Brand e rivenditori stanno facendo campagne e sconti elevati per stimolare la domanda e liquidare le scorte. Nonostante l'incertezza economica, è chiaro che le persone, sebbene confinate in casa, vogliono sentirsi più a loro agio. Che si tratti di semplici oggetti di arredamento per rendere più confortevole il proprio ambiente domestico, o di capi di abbigliamento, i consumatori stanno spendendo al di là dell’essenziale e sfruttando la possibilità dei ribassi”.

È questa la nuova normalità? “Nonostante sia facile supporre che alcuni consumatori continueranno a operare in modo molto prudente, anche una volta conclusa la fase di lockdown, lo storico delle analisi dei dati insegna che le persone tendono ad adottare, anche nei mesi successi, i comportamenti ormai consolidati. Senza dubbio questa crisi globale cambierà i comportamenti di acquisto, ma la maggior parte delle famiglie continuerà a operare in questa nuova normalità digitale per molto tempo”.

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