Mentre in Italia partono oggi, 6 dicembre, le nuove restrizioni da super green pass, in Germania torna l’incubo della serrata per i negozi non essenziali che chiuderanno i battenti, dal 16 dicembre al 10 gennaio, per tutti i cittadini non vaccinati.

I no vax, già sottoposti a misure di contenimento, potranno entrare solo nelle farmacie e alimentari, diversamente da vaccinati e guariti, ai quali sono anche riservati cinema, ristoranti musei e siti di interesse culturale in genere. Ma l’intera popolazione è stata invitata alla massima prudenza in fatto di assembramenti ed eventi. Tant’è vero che viene reintrodotto l’obbligo delle mascherine e, per esempio, il pubblico degli stadi è limitato alle 15.000 presenze.

Chiusura generalizzata per le scuole e gli asili nido, istituti che tuttavia risentiranno meno del colpo: sarebbero stati comunque fermi, per le vacanze invernali, da giovedì 23 dicembre fino all’8 gennaio.

Il Paese, come si sa, va anche verso l’obbligo vaccinale, caldeggiato sia da Angela Merkel, cancelliere uscente l’8 dicembre, sia dal suo immediato successore, Olaf Scholz. Questa misura dovrebbe scattare ai primi di febbraio, ma sarà il Bundestag, il parlamento federale, a dire l’ultima parola.

Il fatto è che la cosiddetta variante Omicron, alla base della quarta ondata, sta colpendo la nazione tedesca con particolare intensità: il numero dei nuovi contagi ha raggiunto, nella giornata di venerdì 3 dicembre, i 74.352 casi, con 390 decessi, rispetto ai 17.030 ammalati e 74 morti dell’Italia.

Anche il settore fieristico trema e la rassegna internazionale Fruit Logistica di Berlino ha deciso di spostarsi, da febbraio ad aprile 2022, come ha fatto, qualche settimana fa, Plma Amsterdam (il salone internazionale dei marchi del distributore), rinviata dal 14-15 dicembre al 31 maggio 2022.

Lo stesso in Austria dove sono state introdotte misure molto severe, decretando prima il lockdown generale, esteso ai vaccinati, dal 22 novembre al 4 dicembre (poi prolungato al 12 dicembre) e, fra l’altro, la chiusura anticipata dei negozi alle 19, invece che alle 21. In questo primo periodo la quota dei contagi sembra essersi fortemente ridotta, ma il Paese ha già deliberato l’obbligo vaccinale, a partire dal primo febbraio.

Per l'obbligo ha deciso poi la Grecia, che però comincerà ad applicare la misura solo agli over 60, seguita dalla Slovacchia che è in procinto di mobilitarsi. Del resto, Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea, ha esortato tutti i governi ad andare in questa direzione.