Tanto zelante nell’applicare le norme Ue in fatto di sacchettini per i freschi e l’ortofrutta, salvo poi fare una parziale retromarcia, il nostro esecutivo ci pensa bene in materia di insetti. Di fatto in Italia sono vietati, visto che nessuna specie ha ricevuto il via libera che l’Ue prevede.

Secondo il Ministero della Salute infatti “alcuni Stati membri hanno ammesso a livello nazionale la commercializzazione di qualche specie di insetto in un regime di tolleranza. In Italia la vendita come alimento di un insetto o di un suo derivato potrà essere consentita solo quando sarà rilasciata a livello Ue una specifica autorizzazione in applicazione del regolamento comunitario".

Un’apposita nota, inviata fra gli altri ai Nas e al Mipaaf, precisa ancora che tutti “i novel food", ai fini di un eventuale impiego alimentare, richiedono un accertamento della sicurezza alle quantità di assunzione proposte.

A differenza di quanto previsto dal precedente Regolamento (CE) 258/97, l’autorizzazione di un novel food deve essere ora richiesta ora alla Commissione europea, seguendo le linee guida recentemente pubblicate dall’Efsa. Resta fermo che il novel food può essere immesso in commercio solo dopo il rilascio dell’apposita autorizzazione, alle condizioni stabilite dalla stessa.

“Ciò premesso, si fa presente che ai fini dell’impiego alimentare gli insetti e i loro derivati si configurano tutti come novel food e che al momento nessuna specie di insetto (o suo derivato) è autorizzata per tale impiego”.

Avremo l'esodo domenicale degli entomofagi verso la vicina Svizzera?


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