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Illva Saronno mette il gin Engine nel motore e sale al 100 per cento

Illva Saronno mette il gin Engine nel motore e sale al 100 per cento
Illva Saronno mette il gin Engine nel motore e sale al 100 per cento

Illva Saronno mette il gin Engine nel motore e sale al 100 per cento

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Redazione

L’Amaretto Disaronno colpisce ancora: infatti Illva Saronno holding è salita al 100 per cento in Engine, scale-up cuneese da 6 milioni di euro, che ha ideato e sviluppato un gin 100% italiano e biologico.

Con questa operazione, iniziata già nel 2021, con l’acquisizione di una quota minoritaria di Engine (25%) e di un accordo di distribuzione a livello mondiale, la multinazionale italiana dei liquori consolida la sua presenza nel gin, puntando su una realtà innovativa e completamente nazionale.

E questo dopo una campagna acquisti tanto recente (da settembre 23) quanto diversificata: 20 per cento di Albedo (whisky italiano) e maggioranza di Sagamore spirit di Baltimora (whiskey americano) e dell’italiana G&P-Alvena (prodotti per gelateria).

Engine è stata fondata nel 2021 da Dalla Mora & Partners di Paolo Dalla Mora, imprenditore attivo nei settori della moda e degli spirits. I prodotti Engine si distinguono per il design originale e non convenzionale, poiché non sono presentati in bottiglie tradizionali, bensì racchiusi in insolite taniche di latta (Paolo dalla Mora è anche un appassionato di motori).

Aldino Marzorati, Ceo di Illva, sottolinea che «Engine, con un marchio 100% italiano, si integra perfettamente nel portafoglio dell’azienda, posizionandosi come un prodotto molto originale nel panorama dei gin e che sarà portato nei 160 Paesi in cui siamo presenti»

Del resto, Paolo Dalla Mora fa notare che l’impresa da lui fondata, a maggio 2019, «nell’ aprile 2021 è diventata una piccola multinazionale di successo, attiva oggi in più di 30 mercati geografici. È il sogno di ogni uomo di marketing vedere le proprie strategie consolidarsi a livello mondiale ed è il sogno di ogni imprenditore di startup arrivare a un exit di successo, per giunta continuando il suo percorso in mani italiane» .

Il gruppo lombardo, che spazia anche nei vini di alta qualità e negli ingredienti alimentari, punta a raddoppiare il proprio fatturato nei prossimi 5 anni, rispetto ai 370 milioni di euro del 2023 (circa 40 milioni di utile), quando ha registrato un +10% sul 2022 (dati Il Sole 24 Ore).

       
       

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