Il largo consumo confezionato riprende quota e cresce fra gennaio e luglio
Il largo consumo confezionato riprende quota e cresce fra gennaio e luglio
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Torna a crescere in Italia il Largo Consumo Confezionato (LCC): dopo anni di pesante segno meno: nei primi 7 mesi di quest’anno è stato registrato un aumento del 2% delle vendite, in una rete distributiva al dettaglio che conta oltre 68.
00 punti vendita, dagli ipermercati e superstore fino ai negozi tradizionali.
In aumento il valore del fatturato complessivo, che nel 2014 aveva raggiunto i 65 miliardi di euro e che nei primi 7 mesi di quest’anno ha già superato i 38 miliardi (+750 milioni circa rispetto allo stesso periodo del 2014).
Sono questi i primi dati di uno studio realizzato da IRI, in vista di “Marca 2016”, la 12a edizione del Salone internazionale sui prodotti a marchio del distributore, organizzato da BolognaFiere in collaborazione con ADM, che si svolgerà il 13 e 14 gennaio.
Secondo IRI, la crescita del fatturato del LCC nel 2015 è stata spinta in parte da motivi climatici (il bel tempo e il caldo dell’estate scorsa hanno favorito molti consumi), ma è anche legata a una ripresa più strutturale delle vendite in tutte le aree del Paese.
La ricerca ha anche messo in luce le trasformazioni in corso nei vari canali. Continua a diminuire il numero dei punti vendita, che nel gennaio scorso erano 68.828, ben 1.056 in meno rispetto a gennaio 2014.
Chiudono in particolare i piccoli negozi tradizionali e diminuiscono anche gli ipermercati, mentre sono in netta espansione superstore e drugstore. Per quanto riguarda le tipologie di prodotto, si segnalano trend positivi in particolare per ortofrutta (+7,2%), bevande (+4,2%), pet care (+3,2%) e drogheria/alimentare (+1,8%), con un unico segno negativo per il cura casa (-1,0%).
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