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Ice e Federalimentare siglano un accordo per il made in Italy
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Ice e Federalimentare siglano un accordo per il made in Italy
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Il presidente dell’Ice, Istituto per il commercio estero, Umberto Vattani e il presidente di Federalimentare, Filippo Ferrua, firmano un importante accordo strategico per agevolare l’internazionalizzazione delle nostre produzioni agroalimentari nel mondo. Questo dovrebbe concretizzarsi in una più massiccia presenza di Ice alle fiere straniere e in una maggiore adesione delle imprese alle iniziative avviate dall’Istituto.
Vattani ha spiegato che, se il made in Italy è tanto ricercato nel mondo, esso è anche largamente contraffatto e dunque una nostra maggiore presenza oltre confine dovrebbe scoraggiare i fenomeni imitativi. Certo non sono tutte rose e fiori: “Nell’affrontare i mercati internazionali – ha proseguito Vattani – occorre confrontarsi con i problemi legati alla distribuzione, al controllo qualità e alle dimensioni aziendali”.
Il primo rendez-vous di questo protocollo di intesa è già stato fissato per il Sial di Toronto, che avrà luogo a metà maggio. Poi non si deve dimenticare la partecipazione all’Anuga di Colonia, in ottobre.
Senza dubbio un’alleanza importante, che ribadisce del resto una collaborazione già consolidata. Può essere di grande aiuto il fatto che il nostro export alimentare stia andando tanto forte in questo momento.
Vattani ha spiegato che, se il made in Italy è tanto ricercato nel mondo, esso è anche largamente contraffatto e dunque una nostra maggiore presenza oltre confine dovrebbe scoraggiare i fenomeni imitativi. Certo non sono tutte rose e fiori: “Nell’affrontare i mercati internazionali – ha proseguito Vattani – occorre confrontarsi con i problemi legati alla distribuzione, al controllo qualità e alle dimensioni aziendali”.
Il primo rendez-vous di questo protocollo di intesa è già stato fissato per il Sial di Toronto, che avrà luogo a metà maggio. Poi non si deve dimenticare la partecipazione all’Anuga di Colonia, in ottobre.
Senza dubbio un’alleanza importante, che ribadisce del resto una collaborazione già consolidata. Può essere di grande aiuto il fatto che il nostro export alimentare stia andando tanto forte in questo momento.
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