I Mondiali di calcio galvanizzano la pubblicità, ma l'effetto è passeggero
I Mondiali di calcio galvanizzano la pubblicità, ma l'effetto è passeggero
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Riprende quota il mercato degli investimenti pubblicitari in Italia, che chiude il mese di luglio in positivo, a +7,4% portando i primi sette mesi del 2018 a +2,3%, rispetto allo stesso periodo del 2017.
Tutto merito del calcio, come spiega Alberto Dal Sasso, AIS Managing Director di Nielsen: “Dopo un primo periodo di stallo per le elezioni, terminato con la formazione di un nuovo Governo, anche se in ritardo rispetto alle aspettative, questa seconda fase, coincidente con i Mondiali di calcio, è stata caratterizzata da risultati soddisfacenti sia in termini di audience che di raccolta pubblicitaria”.
Purtroppo la fiammata è passeggera, perché ora, continua Albertoi Dal Sasso, ci spostiamo verso l’autunno, in un clima non propriamente sereno per la nostra Italia, ma anche per l’Europa, tra minacce di downgrading per il nostro Paese e polemiche con molti dei partner UE.
Relativamente ai maggiori mezzi, sempre per effetto del calcio, la TV si dimostra particolarmente brillante, con +13,2.
“Per i restanti mesi dell’anno difficilmente potremo aspettarci la stessa crescita della prima parte del 2018, ma questo prevedibile andamento del mercato non deve creare allarmismi - conclude Dal Sasso -. Si tratta di una situazione tipica dei cosiddetti anni pari, in cui cioè sono previsti i grandi eventi sportivi. Vedremo come e quanto incideranno le scelte di politica economica in Europa, con l’annunciata e graduale fine del ‘quantitative easing’ e in Italia, con la Legge di bilancio 2019”
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