Deloitte ha presentato la sedicesima edizione dello studio “Global Powers of Retailing”, in cui vengono analizzati i risultati di bilancio resi pubblici dai più grandi retailer del mondo. Secondo la ricerca, realizzata da Deloitte Touche Tohmatsu Limited (DTTL) in collaborazione con STORES Media , i 250 big hanno fatto registrare un fatturato superiore a 4,2 milioni di miliardi di dollari, ossia 3,16 milioni di miliardi di euro, per l’anno fiscale 2011 (che comprende il periodo da giugno 2011 a giugno 2012) con un incremento delle vendite del 5,1%.
"A trainare lo sviluppo dei più importanti operatori della distribuzione mondiale è l’espansione degli stessi oltre i propri confini nazionali in cerca di maggiori opportunità, nel tentativo di tamponare la mancata o lenta e stagnante crescita del mercato nazionale" dichiara Dario Righetti, partner di Deloitte e responsabile Consumer business per l’Italia.
Nel periodo sono stati 40 su 250 retailer a tentare nuove avventure all’estero: l’80% degli operatori proviene da mercati saturi come Stati Uniti (15), Europa (12) e Giappone (5). L’area di maggior investimento è l’Africa con 21 nuovi insediamenti, ma l’Europa Centrale non sta a guardare, registrando ben 20 nuove entrate.
Le catene dell’America Latina, dell’Africa e dei Paesi del Medio Oriente replicano per il secondo anno consecutivo le più alte performance, confermando una crescita a doppia cifra del fatturato. I retailer Europei segnano invece un +3,4% del fatturato, al di sotto della media delle top 250. I nomi che compongono la top 10 sono pressoché invariati. Wal-Mart, grazie all’operazione di acquisizione di Massmart in Sud Africa, si assicura la testa della classifica per i prossimi anni. Carrefour segue il gigante statunitense ed è il numero uno in Europa.
Anche quest’anno sono tre le aziende italiane presenti nella top 250: Coop (56°), Conad (78°) ed Esselunga (125°). Nonostante la perdita di posizioni in classifica, le aziende italiane hanno registrato a fine esercizio una limitata crescita del fatturato che permette di evidenziare un CAGR (crescita media nel periodo 2006-11) per singolo gruppo come segue: Esselunga +6%, Conad +5,3% e Coop +2%.