Passa di mano lo storico salumificio Fiorucci e, tanto per ribadire una delle solite lamentele d’obbligo in questi casi, un altro pezzo della nostra economia passa in mani straniere.

A fare il colpo grosso sono stati gli spagnoli di Campofrio food group, con un’acquisizione da 170 milioni di euro che vedono cambiare il 100% dell’azionariato del salumificio.

Il 65% del capitale di Fiorucci era già in mano al private equity Vestar, il 30% alla famiglia fondatrice e il 5% ai dirigenti del gruppo. Vestar aveva già ventilato da tempo l’intenzione di vendere.

L’operazione è una conseguenza della fusione con l’americana Smithfield, che ha portato aria nuova in casa Campofrio.

Campofrio è un colosso da 1,8 miliardi, mentre salumificio Fiorucci può contare su un fatturato di 320 milioni e un ebitda lordo che si piazza intorno ai 24 milioni.