Federalimentare, Unc, Federdistribuzione e Banco Alimentare firmano accordo antispreco
Federalimentare, Unc, Federdistribuzione e Banco Alimentare firmano accordo antispreco
- Information
Si chiama LIFE- Food.
aste.StandUp ed è il primo progetto di filiera per la lotta allo spreco e per l'aumento delle donazioni alimentari a persone bisognose.
Il progetto, coordinato da Federalimentare in partenariato con Federdistribuzione, Fondazione Banco Alimentare Onlus e Unione nazionale consumatori, è co-finanziato dalla Commissione europea nel quadro del programma per l'ambiente e l'azione per il clima (LIFE 2014-2020) e consiste in una campagna di comunicazione e sensibilizzazione contro lo spreco alimentare e in favore dell'aumento delle donazioni, rivolta a tutti i soggetti: industria, distribuzione e consumatori.
Su iniziativa di Federdistribuzione è stato inoltre sottoscritto un protocollo d'intesa con la Regione Lombardia, siglato anche dagli altri partner di LIFE-Food.Waste.Stand.Up, per sviluppare una serie di attività volte ad aumentare e rendere più agevoli, per le aziende che operano sul territorio locale, le donazioni di prodotti alimentari in favore delle persone indigenti.
L'iniziativa dovrebbe portare a una riduzione dei quantitativi di rifiuti prodotti e, di conseguenza, alla diminuzione dei relativi costi economici, sociali e ambientali di smaltimento, prevedendo anche l'introduzione di un premio per i soggetti economici che facciano donazioni, come per esempio la riduzione della tassa sui rifiuti, così come esplicitamente previsto dalla legge 166/2016.
In Italia, secondo i dati del Politecnico di Milano, ogni anno vengono prodotte circa 5,6 milioni di tonnellate di eccedenze alimentari. Di queste solo l'8,6% è recuperato attraverso donazioni alle persone bisognose. Il resto diventa spreco: 12,6 miliardi di euro, il 15,4% del totale dei consumi alimentari che ogni anno viene buttato.
"Numeri impressionanti – commenta Giovanni Cobolli Gigli, presidente di Federdistribuzione - che vanno imputati a tutti gli attori: produzione, industria di trasformazione, distribuzione e consumatori, a cui spetta la parte più rilevante dello spreco. Da anni ormai le imprese della Gdo sono impegnate in programmi di recupero delle eccedenze con accordi con Onlus e associazioni caritatevoli, tuttavia siamo convinti che si possa fare ancora di più. Ed è per questo che la nostra Federazione ha aderito al progetto LIFE-Food.Waste.StandUp, perché crediamo che solo attraverso il coinvolgimento di tutti i soggetti si possano ottenere risultati importanti".
"I riscontri della legge 166/2016 cosiddetta 'antisprechi', a un anno dalla sua approvazione, sono decisamente incoraggianti – aggiunge Maria Chiara Gadda, deputata Pd e prima firmataria della legge contro lo spreco alimentare -. Dal punto di vista quantitativo, sono state sottratte allo spreco e destinate per solidarietá sociale, migliaia di tonnellate di cibo con una media nazionale di incremento del 20% rispetto all’anno precedente e con punte di eccellenza soprattutto nelle Regioni del centro nord Italia. Allo stesso tempo, si è ampliata la qualità dei prodotti recuperati e si sono attivati progetti in luoghi prima impensabili, basti pensare alle navi da crociera, ai banchetti o agli eventi sportivi".
Ti è piaciuto l'articolo?
Iscriviti alla newsletter e non perderti gli altri aggiornamenti.