Excelsior Milano di Corso Vittorio Emanuele, 4.000 mq su 7 piani, passa, tramite la controllata Modern Avenue, ai cinesi di Guangzhou Canudilo, colosso del fashion retail quotato alla Borsa di Shenzen. A rivelarlo è “Il Sole 24 Ore”, che aggiunge che manca solo la firma sul contratto.

Il valore dell’operazione è di 21,3 milioni. Il megastore, inaugurato nel 2011 e firmato dall’architetto Jean Nouvel, è decisamente in salute, con i suoi 50 milioni di fatturato e una previsione di forte crescita nel 2016.

Excelsior Venezia e Roma rimarranno agli italiani. Quello di Verona, dopo la chiusura (gennaio 2016) è invece oggi un Ovs di ben 3.500 mq. A motivare la decisione di Gruppo Coin è, come al solito, il bisogno di concentrarsi sui marchi core: quello omonimo, Upim e, appunto, Ovs.

L’acquirente non è nuovo alle operazioni in Italia. Nel 2015 ha rilevato, per 40,6 milioni, la maggioranza assoluta (51%) del marchio di Dirk Bikkembegs, l’ex calciatore e stilista belga naturalizzato italiano.

I cinesi hanno in mente grandi investimenti: per lo sviluppo internazionale di Bikkembergs sono stati stanziati oltre 60 milioni, ma per Excelsior la somma dovrebbe salire parecchio. Sono infatti programmate, nei prossimi 4 anni, 5 aperture, tutte nella Repubblica Popolare, a cominciare da Macao (in cinese Aomen), città semi indipendente, con 570.000 abitanti.

In Patria Canudilo ha una rete di oltre 400 negozi, più 200 sotto concessione di Givenchy, Mont Blanc, Salvatore Ferragamo e Roberto Cavalli.