La notizia non è per ora ufficiale, ma comunque viene da uno dei più prestigiosi periodici francesi dedicati al retail, “Sites Commerciaux”, che nel numero di aprile rivela che Decathlon (gruppo Oxylane), colosso mondiale nella vendita di articoli sportivi, sta progettando un nuovo format esclusivamente private label, a insegna Quechua, uno dei marchi più noti nel portafoglio delle pl dell’insegna. Quechua copre un ampio ventaglio di segmenti, tutti dedicati alla montagna: abbigliamento outdoor, articoli tecnici, borse, zaini, sacchi a pelo, scarponi e via dicendo.



La prima location, curata dall’agenzia Creative Retail e Merchandising, è a Sallanches, nel dipartimento dell’Alta Savoia, dunque abbastanza vicino al confine italiano. In totale sono previsti, per il 2013, 2.500 mq di superficie commerciale.



Oggi le cosiddette “Marche Passione” di Decatlon son ben 18:Quechua, appunto, Wed’ze, per gli sport sulla neve; Simond, per l’alpinismo; Tribord, per gli sport acquatici; Nabaiji, per il nuoto; b’ Twin, per il ciclismo; Oxelo, per i pattini e lo skate; Kipsta, per gli sport di squadra; Domyos, per il fitness e gli sport specialisti della forma; Caperlan, per la pesca; Artengo, per gli sport di racchetta; Inesis, per il golf; Kalenji, per il running; Newfeel, per il walking; Fouganza, per l’equitazione; Solognac, per la caccia; Geologic, per gli sport di precisione e Aptonia, prodotti di idratazione, nutrizione e integrazione. E’ un assortimento tale da fare rabbrivire i marchi industriali, che comunque il gruppo francese non ha mai smesso di trattare, sebbene in spazi via via più ridotti.



In Italia, Decathlon è presente con 71 negozi, 3 depositi logistici e 2 uffici di produzione. I collaboratori sono circa 6.000. Nel mondo la rete conta circa 540 punti di vendita in 17 Paesi (Francia, Spagna, Italia, Portogallo, Polonia, Belgio, Germania, Ungheria, Inghilterra, Paesi Bassi, Brasile, Russia, Cina, Romania, India, Turchia, Rep. Ceca) con metrature che spaziano dai 2.000 ai 12.000 mq di superficie di vendita.



Che un simile colosso abbia incentrato quasi tutta la strategia sui marchi privati è un fatto che va attentamente meditato, visto che molti distributori esteri, citiamo soltanto la svizzera Migros, sono ormai aziende a ciclo completo: dalla produzione in proprio, magari svolta da terzisti sotto esclusiva, alla vendita al dettaglio.