Colletta alimentare: matura il concetto di convivenza
Colletta alimentare: matura il concetto di convivenza
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Bilancio positivo per la ventesima Giornata nazionale della colletta alimentare, promossa, sabato 26 novembre, da Fondazione Banco Alimentare Onlus: sono state raccolte, da 145.
00 volontari in 12.000 supermercati, 8.500 tonnellate di alimenti, che verranno distribuiti nei prossimi mesi alle oltre 8.100 strutture caritative convenzionate, per sostenere 1 milione e mezzo di bisognosi.
Purtroppo il risultato ha registrato una flessione del 5% rispetto al 2015. A incidere negativamente sono stati i recenti e drammatici eventi dei sismi e delle alluvioni, anche perché gli sconvolgimenti naturali hanno reso impraticabili, o insicuri, parecchi esercizi commerciali in Piemonte, Liguria, Marche, Abruzzo, Umbria.
A questo si à aggiunto il perdurare di una crisi economica subita gravemente dalle famiglie: la prova viene dal dato Istat sulla spesa dei nostri connazionali, che in settembre registra un calo in valore dell’1,4% sul corrispondente con l’alimentare a -1,3% e il non alimentare a -1,6%. Cifre che fanno presagire, secondo Federdistribuzione, un bilancio annuo in negativo.
Per la Colletta i ripiegamenti si sono avvertiti di più nelle grandi città settentrionali. "Nonostante questo la donazione si conferma un’esperienza che coinvolge tutti – commenta Andrea Giussani presidente del Banco Alimentare -. Le adesioni hanno riguardato persone nelle più diverse situazioni personali e sociali, talvolta drammatiche”.
La Colletta si è tenuta anche in 24 carceri e molti detenuti hanno dedicato la loro libertà vigilata, aiutando nei supermercati o nei magazzini.
"Sabato - continua Giussani - abbiamo visto come il desiderio di fare del bene frantumi ogni muro tra gli italiani e fra persone di etnie e religioni diverse, desiderose anch'esse di essere di aiuto. Possiamo umilmente affermare che, dopo vent'anni la generosità dei volontari e dei donatori, fedeli e tenaci nello stesso gesto, ora è diventata più matura e si è trasformata in un nuovo modello di convivenza”.
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