Risale al 4 dicembre l’istruttoria che l’Agcm ha avviato contro Centrale italiana e le 5 catene distributive che ne fanno parte (4 delle quali socie della società Centrale Italiana), operanti nella Grande distribuzione organizzata: Coop, Despar, Il Gigante (attraverso la controllata Gartico), Disco Verde e Sigma. In particolare, nella nota che accompagna la delibera si legge che il provvedimento è stata avviato per verificare l’esistenza di una possibile intesa, con potenziali effetti sia sui fornitori che sui consumatori.

“Il potenziale d’acquisto delle parti interessate dall’istruttoria – secondo Agcm - si attesta mediamente intorno al 23% dei mercati di approvvigionamento: si tratta di un dato che indica un elevato potere di mercato nei confronti dei produttori, rafforzato dalla distribuzione territoriale delle quote di vendita delle imprese aderenti, di gran lunga superiori al 40% in numerosi mercati locali.

“L’istruttoria dovrà verificare se l’alleanza riduca la capacità di competere di produttori efficienti ma contrattualmente più deboli, con effetti negativi, nel medio periodo, sulla varietà e/o la qualità dei prodotti, sugli sforzi di innovazione e sugli investimenti. Ugualmente andrà verificato l’impatto, nei mercati a valle, di un eventuale coordinamento delle politiche di vendite o, quanto meno, di una forte riduzione degli incentivi a competere: ne potrebbe derivare che i prezzi di acquisto più bassi ottenuti dall’accordo di acquisto in comune non siano trasferiti ai consumatori. L’istruttoria dovrà concludersi entro il 28 febbraio 2015”.

Invece, secondo quanto riportato ieri dal “Sole 24 Ore” gli aderenti hanno preferito non affrontare l’indagine dell’Authority optando, con l’inizio del 2015, per uno scioglimento spontaneo dell’alleanza. Anzi gli accordi in essere dovrebbero già essere sospesi da questo 30 giugno.

Ovviamente ora la palla passa all’Agcm, che dovrà accettare se e quando chiudere il provvedimento a fronte della proposta. Ma in ogni caso, sempre secondo il quotidiano, il negoziato dovrebbe avere successo.

A questo punto balzerebbe al primo posto nel mondo delle centrali italiane, Sicon, che vede alleate Conad e Rewe con il 14,9% di quota e rimarrebbero Esd Italia (Selex, Sun, Agorà), e Centrale Auchan (Auchan e Crai).

Per ora ci sono pochi commenti da parte degli interessati, ma nei prossimi giorni non dovrebbero certo mancare le considerazioni sulla materia. Certo è che a questo punto ne rimane sconvolto sia il mondo delle centrali nazionali in genere, sia l'opportunità del concetto stesso di centrale.

 

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