Guerra aperta in territorio straniero per i primi due retailer transalpini. A fare da campo di battaglia è il Brasile, che con i suoi 190 milioni di abitanti rappresenta un mercato troppo importante per cedere anche un solo millimetro di terreno a qualsiasi competitor. Ora pare che Carrefour "minacci" un accordo di collaborazione tra Casino e il gruppo distributivo brasiliano Pao de Acucar (GPA) di proprietà della famiglia Diniz, principale retailer del Brasile. L'accordo però, siglato nel 2005 e che conta ora su quote paritarie da parte di entrambi gli azionisti, prevede regole precise e l'impossibilità di rescissione prima del 2014. Casino ha pertanto reagito, la settimana scorsa, invocando una immediata procedura d'arbitraggio davanti alla camera di commercio internazionale. Abilio Diniz, presidente di GPA, ha immediatamente smentito qualsiasi trattativa in corso con Carrefour Brasile. Ma i rumors pare abbiano qualche fondamento. Che Carrefour possa trarre enormi vantaggi dall'eventuale messa fuori gioco di Casino è fuori di dubbio. Sia in termini di espansione della sua presenza in Brasile che sotto il profilo della valorizzazione economica. Il punto però è un altro: rischierebbe un braccio di ferro legale e finanziario che potrebbe protrarsi per lungo tempo? Lo scopriremo nelle prossime settimane.