Campari prosegue nella propria diversificazione all’estero e rileva una partecipazione iniziale del 70% in Wilderness trial distillery, noto produttore di bourbon del Kentucky, distribuito il 40 Stati americani.

La multinazionale italiana, che ha sborsato 420 milioni di dollari, dovrebbe rilevare il restante 30 per cento entro il 2031, portando così il valore d’impresa dell’azienda Usa a 600 milioni.

Con questa operazione il bourbon, nel quale il gruppo detiene già, per esempio, Wild Turkey, diventerà il secondo asset, dopo quello degli aperitivi,

Wilderness trial di Denville, fondata nel 2012, si è specializzata nei prodotti premium, con un prezzo che va dai 55 a 75 dollari per i prodotti con almeno 8 anni di invecchiamento.

Nel 2021 il colosso italiano dei liquori ha conseguito vendite nette di 2.172,7 milioni, con una crescita organica del 25,6% sul 2020 e una variazione totale del 22,6 per cento.

Le Americhe rappresentano, per Campari, la prima area di business, con un’incidenza del 43% sulla ripartizione delle vendite nette, di cui il 27% dovuto agli Stati Uniti, che superano largamente l’Italia (19%), la quale è comunque il secondo Paese in graduatoria.