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Bem research: i grandi classici - Finiper ed Esselunga - vincono anche sulla rete

Bem research: i grandi classici - Finiper ed Esselunga - vincono anche sulla rete
Bem research: i grandi classici - Finiper ed Esselunga - vincono anche sulla rete

Bem research: i grandi classici - Finiper ed Esselunga - vincono anche sulla rete

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Redazione

‘Iper la grande I’ è il brand Gdo con la migliore performance web 2016 in base alla classifica stilata da BEM Research.

La catena di Marco Brunelli ha registrato un punteggio medio pari a 53,6 punti. Con un distacco di circa 7 punti si posiziona, in seconda posizione, Esselunga. Medaglia di bronzo per Decathlon, tallonata da Coop e da Bricocenter (gruppo Adeo). Tra i primi 10 si trovano poi Bennet, Carrefour, Auchan, Gamestop ed Euronics.

Nel complesso la media del Bem Rank - indice che misura la performance online delle aziende nazionali ed estere che dispongono di siti web in lingua italiana - per i circa 25 marchi del settore Gdo considerati è pari a 33 punti.

Secondo la società, specializzata nel, big data, economics e marketing online, Iper mostra una maggiore capacità di essere rintracciato sula rete (visibilità online), seguito da Esselunga e Coop. Con riguardo alle prestazioni dell’homepage, ovvero la velocità di caricamento e l’usabilità, è in prima posizione Bricocenter, seguito da Decathlon e Bennet.

«Concentrandosi solo sui principali gruppi della Gdo alimentare, e guardando alla relazione tra le performance sul web e la dinamica del fatturato degli ultimi anni – commenta Mariachiara Marsella, web marketing manager di Bem – si riscontra un legame strettamente positivo. In altri termini, chi oggi fa meglio sul web è riuscito negli ultimi anni ad avere un migliore rapporto con la clientela, soprattutto attraverso i tradizionali canali, e quindi a vendere di più.

“Ciò – continua Marsella - evidenzia l’importanza del phygital, parola che nasce dall’unione di physical e digital, ovvero quanto sia cruciale interagire con gli utenti con strumenti digitali anche quando le transazioni avvengono prevalentemente attraverso i canali fisici”.

In questo contesto sembrano fare eccezione le catene di discount, che pur avendo ottime performance in termini di vendite, non rientrano tra i migliori della classifica. “Il target di clientela, meno digitalizzata, può però spiegare questo risultato – conclude Marsella -. Tra non molto tempo, quando i nativi digitali saranno più attivi sul mercato, si può facilmente prevedere che anche questi distributori dovranno porre più attenzione al web».

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