di Luca Salomone

L'epopea di gruppo Casino, finito in grave crisi per molteplici motivi, si arricchisce con un nuovo capitolo, che, rappresenta, in una certa misura, una specie di epilogo: infatti Auchan e Intermarché, in cordata, diventeranno proprietari del ramo iper e super, per il quale hanno avviato una procedura di negoziazione esclusiva. La transazione, dopo l’esame delle autorità antitrust, dovrebbe concludersi nel primo trimestre del 2024.

A passare di mano saranno 313 punti vendita – tutti sul suolo francese - per un valore di 1,35 miliardi di euro, un perimetro che ha un fatturato di 3,6 miliardi di euro e che dà lavoro a 20 mila persone. Da precisare che a Auchan dovrebbero andare soprattutto gli iper, mentre all'alleato i supermercati.

I due compratori, che si avviano anche a formare una propria centrale di acquisto, dovrebbero assicurare - non si sa in che percentuale - la messa in sicurezza dei dipendenti, i quali transiteranno nei loro ranghi per presidiare la rete oggetto di cessione.

Vengono spazzate via, in questo modo, le offerte presentate da altri due grandi candidati, Lidl e Carrefour.

C’è da chiedersi se il progetto di acquisizione e bonifica, che avrebbero dovuto condurre i multimiliardari Daniel Kretinsky e Marc Ladreit de Lacharrière, affiancati da Attestor capital, resti ancora valido, anche se, al momento, non è stato disdetto.

Lo ‘spezzatino’ di Casino, finalizzato ad alleggerire 6,4 miliardi di euro di debiti, è in atto da diverso tempo: Intermarché-Les mosquetaires ha già rilevato 61 punti vendita a fine settembre, mentre in seguito, in ottobre, Casino è uscito dal Sudamerica, vendendo le catene Asseia (cash&carry) ed Exito (super, iper e superette).

Difficile dire, dopo tutto questo, quale sarà la morfologia dello storico gruppo, fondato nel 1898, e cosa rimarrà veramente da risanare.