Il clima di fiducia presso gli operatori dell’industria alimentare conferma, nel quarto trimestre 2010, una prevalenza di giudizi positivi sugli sviluppi congiunturali, seppure meno favorevoli rispetto al trimestre precedente. E’ quanto emerge dalla consueta indagine Ismea realizzata su un Panel di 1.200 imprese del settore, che attesta l’indicatore di confidence a 5,5 (il campo di variazione è tra -100 e +100), 7 punti in meno rispetto al terzo trimestre 2010, ma 7 in più in rapporto allo stesso periodo del 2009.

La flessione congiunturale dell’indice (da un trimestre all’altro) riflette un peggioramento delle attese produttive riferite ai primi mesi del 2010, in parte ascrivibili al calo fisiologico dell’attività che segue le festività natalizie.

Tra i diversi settori, l’indagine Ismea rivela una congiuntura particolarmente favorevole per l’industria pastaria e del vino. Positivi i giudizi anche da parte della molitoria e delle imprese di prima lavorazione delle carni bianche e del latte. Di converso, il trimestre si è rivelato piuttosto critico per l’industria di prima trasformazione delle carni rosse e per quella mangimistica, in un quadro giudicato poco favorevole anche dagli operatori dei comparti dell’olio d’oliva, del pane e dei gelati.

In ambito territoriale, l’indice della fiducia ha registrato una crescita nelle regioni del Nord Ovest e del Mezzogiorno, dove ha anche riportato un miglioramento tendenziale, mentre nel Nord Est e nel Centro ha subito, nel quarto trimestre, una correzione al ribasso.