Dopo il passaggio, in novembre, sotto l’egida del fondo americano Hig Capital, Acqua&Sapone, leader nel canale drug, vara un piano di sviluppo di 29 milioni di euro che porterà, entro l’anno, a 46 aperture in tutta Italia.

L’insegna con una quota di mercato del 43%, che la mette in prima posizione nella distribuzione specialistica dei prodotti per igiene e bellezza e per la cura della casa, ha chiuso il 2021 con un fatturato di 1,3 miliardi di euro, in crescita del 2,21% a parità di rete (+4,3% a rete corrente).

Spiega Sergio Reale, appena riconfermato presidente dall’assemblea dei soci: «Usciamo da un biennio difficile, che ha modificato le abitudini di vita di una grande parte degli italiani. Il privilegio del nostro gruppo è di potere agire velocemente, adattando l’offerta alle esigenze dei consumatori, e in questo siamo stati premiati. Ora andiamo avanti a investire, con un piano ambizioso, che interesserà tutto il Paese e che ci consentirà di offrire nuovi posti di lavoro».

L’obiettivo di crescita 2022 è del 5%, per arrivare a 1,4 miliardi di euro di fatturato. Con lo sviluppo della rete commerciale (+5,5% sul 2021) si stimano inoltre 1.200 nuove assunzioni.

Da ricordare che la catena, che conta oltre 700 punti vendita, è andata al fondo americano, con base a Miami, grazie all’acquisto delle tre controllanti del marchio: Cesar di Barbarossa Enio e F.lli di Città Sant’Angelo (Pescara), Sda-Servizi distribuzione associati di Roma e Vdm-Vaccaro distribuzione merci di Locorotondo (Bari). A sostenere l’operazione gli investitori globali The Carlyle Group, tramite la sua piattaforma Global Credit, e Pemberton asset management.

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