Wine Trade Monitor 2021: le prospettive del mondo del vino per i prossimi due anni
Wine Trade Monitor 2021: le prospettive del mondo del vino per i prossimi due anni
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Sopexa, agenzia internazionale specializzata nel Food & Drink, presenta i risultati del Wine Trade Monitor 2021.
Lo studio, condotto a livello internazionale in collaborazione con Wine in Paris offre un’esclusiva panoramica sui trend globali e le prospettive commerciali dei vini per i prossimi due anni.
L’agenzia ha intervistato e raccolto le percezioni e previsioni di 1044 operatori del settore del vino tra importatori, distributori, grossisti e retailers.
Quest’anno l’indagine comprende i principali mercati mondiali per le importazioni di vino in volume, portando il numero totale dei mercati esaminati a otto tra cui Belgio, Cina, Germania, Giappone, Regno Unito e Stati Uniti, e quest’anno anche Canada e Paesi Bassi.
Per gli intervistati di tutti i mercati, il 90% di loro continua a prediligere i vini francesi, rispetto all’82% che sceglie i vini italiani e il 76% quelli spagnoli. Questi ultimi due, assieme a quelli tedeschi, stanno diventando sempre più noti in Cina e Giappone.
I vini portoghesi si stanno affermando sui mercati internazionali, guadagnando il 5° posto nella classifica di preferenza tra i paesi di origini. I vini australiani invece perdono terreno rispetto all’ultima indagine del 2019, con uno scarto di 13 punti percentuali.
Nonostante la Brexit e i dazi imposti da Donald Trump nel 2019, oggi, i due terzi degli intervistati prevedono un’impennata delle vendite negli Stati Uniti e in Canada.
I professionisti del settore in Germania, Canada e Paesi Bassi sono i più ottimisti riguardo lo sviluppo del mercato nei prossimi due anni. L’ottimismo è cresciuto anche in Belgio e Stati Uniti.
Il 53% degli intervistati si aspetta un buon andamento delle vendite dei vini francesi, il 49% per i vini italiani e il 37% per i vini spagnoli.
In Cina, più della metà degli intervistati prevede una crescita in volume per i vini cileni e un declino dei vini australiani - un’opportunità di crescita per i vini francesi; in Canada e nei Paesi Bassi si prevedono buone opportunità per i vini italiani; in Belgio e negli Stati Uniti crescono le speranze per i vini spagnoli; in Germania il 70% degli intervistati pronostica un aumento delle vendite dei vini locali a scapito di quelle dei concorrenti.
I vini biologici, in cima alla classifica dal 2019, sono percepiti come la categoria più dinamica e che riscuote ancora molto interesse, mentre diminuisce leggermente il fascino dei vini regionali. Continua il successo per i vini rosati, una tra le prime 3 categorie più performanti. Anche i vini Premium mostrano segnali di crescita nonostante le disparità di mercato. Emergono invece nuove categorie di vini come, ad esempio gli Orange wines e in modo meno marcato i Pet Nat wines (pétillant naturel – naturalmente frizzante) in Canada e Giappone. Invece, negli Stati Uniti, crescono i vini aromatizzati.
Accelerata dalla situazione pandemica globale, la crescita dell’e-commerce ha permesso maggiori vendite online negli ultimi anni. I Paesi che ne hanno beneficiato maggiormente sono: Europa, USA, Canada e più specificamente Regno Unito.
La dinamicità dei formati di packaging: il commercio del vino ha registrato una crescita di utilizzo delle bottiglie da 75cl. Secondo gli intervistati, inoltre, dovrebbe aumentare anche il numero dei tappi a vite, con solo la Cina in controtendenza. Nei mercati anglosassoni – USA, Canada e Regno Unito – le lattine sono al secondo posto in termini di crescita prevista.
In generale è ancora la Francia che riporta la migliore performance, molto più avanti dei principali competitors, Italia (18%) e Germania (5%) in rispettivamente al secondo e terzo posto.
Per gli intervistati, tuttavia, i vini italiani e spagnoli vengono scelti dalle nuovi generazioni per innovazione e ottimo rapporto qualità-prezzo.
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