L'alimentare italiano va forte all'estero, si sa, e così Assoenologi quantifica in un +20% l'export spumanticolo. Si registrano aumenti un po' ovunque in Europa (+9% in Germania e +3% in Uk), mentre gli Stati Uniti mettono a segno un +16%. La grande promessa è però la Russia, con quello stupefacente +115%. Grandi prospettive si affacciano anche a Oriente, nei Paesi di recente sviluppo come Cina e India. Secondo l'associazione nel 2010 l'Italia è stata il primo produttore mondiale di frizzanti, con 380 milioni di bottiglie, tallonata dalla Francia (370) e, maggiore distanza da Spagna (320) e Germania (310). Il mercato però darà la sua prova finale nelle festività delle prossime settimane, dove si concentra il 40% degli acquisti.