“Cosa succede a una bottiglia di plastica dopo che abbiamo bevuto l’acqua minerale che contiene?” È questa la domanda che il Gruppo Sanpellegrino pone agli alunni delle scuole primarie italiane con il lancio del concorso “STORIA DI UNA BOTTIGLIA”, in collaborazione con Giunti Progetti Educativi e Corepla – Consorzio Nazionale per la Raccolta, il Riciclaggio ed il Recupero dei Rifiuti di Imballaggi in Plastica.  

Il concorso rientra tra le attività educative che Sanpellegrino promuove nei confronti delle nuove generazioni, tra cui WET (Water Education for Children), un progetto internazionale nato con l’obiettivo di educare le nuove generazioni ad un consumo consapevole dell’acqua: attraverso un kit educativo giocoso e coinvolgente viene trasmessa ai bambini l’importanza dell’acqua, elemento più prezioso del nostro pianeta. Ad oggi WET, sposato da Nestlè, è stato introdotto in 50 Paesi, coinvolgendo oltre 20 milioni di bambini. In Italia, giunto alla sua quinta edizione, è promosso nelle scuole dal Gruppo Sanpellegrino e ha visto, dal 2006 ad oggi, l’adesione di circa 5.000 istituti e la distribuzione di 12.300 kit.

Quest’anno, in Italia, hanno aderito al progetto WET un totale di 3.700 classi, un dato in crescita rispetto all’anno precedente che ne ha visto coinvolte 2.800.

Grazie al lancio di questo concorso, l’azienda desidera sottolineare l’importanza del PET, come utilizzarlo e smaltirlo nel modo corretto: questo materiale, infatti, oltre a preservare, come una vera e propria “cassaforte”, tutte le qualità dell’acqua minerale, è al 100% riciclabile. Grazie a questa caratteristica, se smaltita e riciclata correttamente, la bottiglia torna a vivere trasformandosi in tante altre cose: una scatola, una felpa, ma soprattutto... un’altra bottiglia.