Dal quarto Rapporto Matercom emerge quanto stiano cambiando i comportamenti d'acquisto nel settore del baby product.

Tra i motivi principali rientrano la ridotta natalità, la contrazione del potere d’acquisto e l’abbassamento della loyalty. In questo scenario osserviamo l’accentuarsi delle differenze sociali: le mamme di condizioni economiche superiori vivono la maternità con una visione da investimento per la salute, il benessere e il futuro del proprio figlio e scelgono prodotti e marche con caratteristiche più particolari, orientandosi verso punti di vendita qualificati.

Le mamme di condizioni economiche più basse,invece, prestano molta più attenzione ai propri acquisti, sviluppando una particolare resilienza e assumendo maggiori informazioni; non subiscono la crisi, ma tendono a raggirarla orientandosi verso prodotti più “local” con un buon rapporto qualità-prezzo privilegiando discount, baby store, e-commerce e private label.

Inoltre, le mamme stanno diventando acquirenti sempre più informate, sempre più razionali e quindi meno sensibili agli acquisti d’impulso o all’effetto della comunicazione tradizionale. Se prima il 50% dei comportamenti d’acquisto era determinato dai convincimenti valoriali e il rimanente 50% si determinava davanti lo scaffale del punto di vendita, oggi i pesi sono sensibilmente cambiati: i convincimenti valoriali sono scesi al 40% e la scelta di marche e prodotti non risponde più al principio della loyalty; il 30% della decisione d’acquisto è determinato dall’info-commerce e solo il 30% rimanente avviene davanti allo scaffale nel punto di vendita.