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Pomì Trace: una garanzia per i consumatori

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Pomì Trace: una garanzia per i consumatori

Pomì Trace: una garanzia per i consumatori

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Fabio Massi

Pomì trace è il sistema di tracciabilità che permette a tutti i consumatori di conoscere l’origine del pomodoro Pomì, noto brand del Consorzio Casalasco del pomodoro, direttamente dal sito www.

omionline.it. Il sistema informatico realizzato è semplice da utilizzare, proprio per incentivarne l’uso: attraverso il lotto di produzione riportato sulla confezione è possibile conoscere le aziende d’origine della materia prima di ogni singola confezione di polpa e passata. Pomì Trace fa parte del più ampio sistema di tracciabilità del Consorzio Casalasco che monitora l’intera filiera del pomodoro.

In questi anni è stato sviluppato anche un sistema di laboratori all’avanguardia che svolgono analisi di processo, ambientali e sul prodotto finito. Nel 2020, ad esempio, sono state realizzate, in media: 7.635 analisi chimico-fisiche al giorno sul prodotto in lavorazione pari a 5 analisi al minuto; 2.187 analisi microbiologiche al giorno sul prodotto finito pari a 1,5 analisi al minuto; 405 analisi multiresiduali sul pomodoro trasformato, pari a 6,8 al giorno.

Il sistema di tracciabilità del Consorzio permette di avere un monitoraggio costante e documentato per quanto riguarda: caratteristiche del terreno e trattamenti; origine del pomodoro (azienda agricola, varietà e lotto del seme, appezzamento di provenienza); data e ora di conferimento, di inizio e di fine trasformazione; fornitore e lotto del packaging; risultati delle analisi di laboratorio in campo e in produzione; magazzino di stoccaggio e spedizione; percorso e destinazione del prodotto spedito.

Del resto l’attenzione del Consorzio Casalasco del pomodoro a tutti gli aspetti legati alla sostenibilità (ambientale, sociale ed economica) sono massimi, come si evince dal terzo Bilancio di sostenibilità da poco presentato, che evidenzia importanti miglioramenti delle performances nei diversi ambiti ottenuti nel corso del 2020.

In particolare si è ulteriormente rafforzata la catena di fornitura nazionale arrivando alla quasi totalità degli acquisti effettuati da fornitori con sede sul territorio italiano, favorendo quindi l’economia locale e il minore impatto ambientale sui trasporti attraverso la qualifica del 71% dei nuovi fornitori con criteri ambientali e il 65% secondo criteri sociali. Il numero medio annuo di dipendenti dell’azienda è aumentato sensibilmente, in particolare nel periodo della lavorazione del pomodoro è passato da 1.613 a 1.770 unità, segnando un importante aumento occupazionale del 10%, che ha interessato per la maggior parte personale femminile. Nel bilancio, inoltre, vengono evidenziati i 40 progetti totalmente finalizzati in ambito di ricerca e sviluppo su nuove tipologie di prodotti, ricettazioni e studi su imballaggi a basso impatto ambientale, anche grazie a collaborazioni con Istituti esterni accreditati e il mondo universitario. Il valore economico generato e distribuito tra i diversi stakeholder del Consorzio nel 2020 è stato di 308 milioni di euro, con un aumento del 10% rispetto all’anno precedente, arrivando a produrre e distribuire sul mercato internazionale oltre mezzo miliardo di confezioni di prodotto finito.



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