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Plastic e Sugar Tax rischiano di mettere in crisi il settore della distribuzione automatica

Plastic e Sugar Tax rischiano di mettere in crisi il settore della distribuzione automatica
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Plastic e Sugar Tax rischiano di mettere in crisi il settore della distribuzione automatica

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Fabio Massi

Gli ultimi sviluppi della manovra di bilancio tra plastic e sugar tax tengono col fiato sospeso il settore della distribuzione automatica che conta su 3 mila aziende con 33 mila lavoratori e che in Italia sviluppa un giro d'affari di 4 miliardi di euro con 12 miliardi di consumazioni annue e 25 milioni di consumatori.

L'Italia è leader a livello internazionale: è il principale produttore di distributori automatici e ha una rete di oltre 800 mila distributori automatici installati che ne fanno il primo Paese europeo. Le preoccupazioni del settore della distribuzione automatica che riguardano le due tasse al centro del dibattito della manovra finanziaria, le cosiddette “plastic tax” e “sugar tax”, sono emerse nel contesto degli Stati Generali del Vending, che si tengono oggi a Roma presso la sede di Confcommercio – Imprese per l’Italia, con la partecipazione del Presidente di Confcommercio Carlo Sangalli, dell’economista Carlo Cottarelli, dei parlamentari Cosimo Ferri e Vannia Gava, della senatrice Alessandra Gallone, della Vice Presidente di Confcommercio Donatella Prampolini, del Presidente di CONFIDA Massimo Trapletti, del Presidente dei Gestori di CONFIDA Pio Lunel e del presidente di Venditalia Ernesto Piloni.


“Mai come quest’anno - spiega Massimo Trapletti, Presidente di CONFIDA Associazione Italiana Distribuzione Automatica - abbiamo assistito nel dibattito politico ad una gara a proporre le più fantasiose tasse di scopo: dalla tassa sulle merendine (poi scongiurata), a quella sulle bevande zuccherate fino alla plastic tax. Sono tasse che penalizzano le imprese mettendo a rischio posti di lavoro e riducono i consumi delle famiglie, tasse ipocrite perché, mascherate dietro a obiettivi ambientali o di sana alimentazione, hanno in realtà il solo scopo di recuperare risorse finanziarie”.
Trapletti si è detto "particolarmente preoccupato dall'effetto combinato di plastic tax e sugar tax che avrebbero una conseguenza pesante sul nostro settore e più in generale su tutta la distribuzione alimentare pertanto, se non si apporteranno correttivi alla manovra, gli effetti si vedranno presto sui numeri dell'occupazione e sul PIL".

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