Aggiornato a
Iscriviti alla nostra newsletter

Nielsen: la preoccupazione per l’ambiente al 2°posto per gli italiani

Nielsen: la preoccupazione per l’ambiente al 2°posto per gli italiani
Nielsen: la preoccupazione per l’ambiente al 2°posto per gli italiani

Nielsen: la preoccupazione per l’ambiente al 2°posto per gli italiani

Information
Redazione

Inquinamento e degrado ambientale sono “molto preoccupanti” per il 59% degli italiani, addirittura più delle difficoltà economiche, indicate come molto preoccupanti solo dal 53%.

Per l’88%, inoltre, la difesa dell’ambiente è uno dei valori più importanti nell’attuale società. Partendo da queste evidenze, Nielsen, in collaborazione con Novamont, ha indagato il pensiero della popolazione italiana riguardo la salvaguardia del pianeta.

Quasi la totalità degli italiani si dichiara d’accordo con il principio di mutuo impegno: per il 92%, infatti, tutti dovrebbero impegnarsi per ridurre la quantità di rifiuti – rifiuti che preoccupano ben l’87% dei rispondenti.

L’85% dei responsabili d’acquisto nostrani, inoltre, afferma di fare la spesa orientandosi verso marche e prodotti rispettosi dell’ambiente, anche se ciò significa spendere un po’ di più. Per il 75%, infatti, è contemplabile pagare di più un prodotto solo perché è ambientalmente sostenibile, o perché lo è la sua confezione (73%).

La ricerca Nielsen approfondisce poi il tema del packaging. Il 62% dei consumatori è convinto che le aziende produttrici siano le principali responsabili dell’utilizzo della plastica come componente degli imballaggi nel comparto alimentare – ricordiamo che la plastica è percepita come “altamente inquinante” dall’87% degli italiani – mentre solo 15% attribuisce responsabilità ai retailer. Al contempo, però, pur riconoscendo al Governo “colpe” marginali, il 22% crede che sia proprio lo Stato a poter fare di più per ridurne l’utilizzo. Per il 47% dei consumatori sono invece le aziende produttrici a doversi impegnare per ridurre l’impiego della plastica negli imballaggi. Il 18% dei consumatori riconosce anche le proprie responsabilità e ammette di avere un ruolo nell’utilizzo di questo materiale nei pack dei prodotti.

Per quanto riguarda le categorie, dall’indagine emerge l’urgenza di ridurre l’utilizzo della plastica soprattutto in: acqua, bevande analcoliche, latte, yogurt, snack dolci (ivi compresi biscotti e cioccolato) e snack salati.

La ricerca Nielsen si concentra, in ultimo, sul comparto della carne, particolare sia per peso dello sfuso nel largo consumo, sia per le implicazioni di sostenibilità legate agli imballaggi.

Dal punto di vista degli imballaggi, in questo comparto, la prospettiva è ancora più netta. L’88% dei consumatori di carne dichiarano di ritenere importante che il pack sia rispettoso dell’ambiente, e uno su tre chiede maggiore utilizzo di bioplastiche (34%) e di carta/cartone e vetro (20%). A maggior ragione, il consumatore di carne si dichiara sicuramente disposto a pagare di più per carne fresca in una confezione sostenibile nel 57% dei casi, e in media pagherebbe il 4,9% in più.


  • Ti è piaciuto l'articolo?

    Iscriviti alla newsletter e non perderti gli altri aggiornamenti.

       
    EdizioniDMh50  

Logo Ristorazione Moderna

distribuzionemoderna.info

- Copyright © 2024 Edizioni DM Srl - Via G. Spadolini, 7 - 20141 Milano | P. IVA 08954140961 - Tutti i diritti riservati | Credits