Monini sulla Giornata Internazionale dell’Ulivo del 26 novembre
Monini sulla Giornata Internazionale dell’Ulivo del 26 novembre
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Monini, l’azienda italiana che da oltre 100 anni produce Olio extravergine d’oliva, celebra con gesti unici e concreti la Giornata Internazionale dell’Ulivo, prevista per il prossimo 26 novembre.
Un momento di riflessione voluto dall’Unesco, - l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’educazione, la scienza e la cultura, - per la prima volta nel 2019, con l’intento di proteggere questa pianta e promuoverne i valori di resilienza, sostenibilità, pace e saggezza che incarna.
Valori che la stessa Monini promuove concretamente attraverso i 25 progetti del suo Piano di Sostenibilità 2030 – “A Hand for the Future” presentato l’anno scorso in piena pandemia da Maria Flora e Zefferino Monini, la terza generazione dell’azienda che crede profondamente nelle politiche ambientali. Tra gli obiettivi all’avanguardia di Monini, c’è quello della messa a dimora di 1 milione di nuovi olivi, sentinelle verdi capaci di proteggere il terreno dal dissesto idrogeologico, di assorbire l’anidride carbonica e preservare le diverse cultivar italiane.
Un progetto iniziato dal cuore di Monini, l’Umbria, per poi diffondersi nelle principali regioni italiane a vocazione olivicola come Toscana e Puglia.
L’impegno nel biologico viene portato avanti anche nei terreni di Carpino in Puglia e caratterizza oggi il 100% del Bosco Monini di questi territori, dove i terreni a oliveto sono circondati da altri 992 ettari di bosco, ideale habitat di insetti e piante necessari a garantire il naturale ecosistema in contesti di regime di agricoltura biologica. Pratiche colturali che porteranno alla produzione di un olio extravergine d’oliva di qualità e al 100% biologico.
Secondo le stime, una volta completato il progetto, il Bosco Monini non solo permetterà uno scambio virtuoso con l’ambiente, riducendo di oltre 50.000 tonnellate in dieci anni la presenza di CO₂ nell’aria, ma darà un valido aiuto al ripopolamento di specie animali e vegetali, combattendo la desertificazione del terreno - in Italia a causa della cementificazione si sono persi nel 2020, in media, 15 ettari al giorno -, e contribuirà alla produzione di un extravergine biologico 100% italiano di alta qualità.
Monini ha già investito oltre 10 milioni di euro per il suo Piano di Sostenibilità, che arriveranno a circa 25 milioni entro il 2030.
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