Mercato immobili commerciali: lieve calo dei volumi, ma più qualità
Mercato immobili commerciali: lieve calo dei volumi, ma più qualità
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Nel corso del 2023 gli investitori hanno continuato a puntare sul mercato immobiliare commerciale europeo, anche se in misura minore rispetto al 2022, portando i volumi totali d’investimento a 27 miliardi di euro.
A livello continentale è stata registrata una contrazione del 32,5 per cento, frutto di riduzioni dei volumi di capitali compresi tra il dodici per cento del Regno Unito (circa sette miliardi di euro nel 2023) e il cinquanta per cento di Francia e Spagna, rispettivamente a tre miliardi di euro e un miliardo di euro.
Questi sono alcuni dei dati che emergono dal Rapporto 2024 sul mercato immobiliare commerciale, presentato a Milano durante il convegno “Nella terra di mezzo - Negozi e centri commerciali: la rotta di operatori, prodotti, mercato e società verso l’autenticità”, organizzato da Scenari Immobiliari in collaborazione con Svicom.
L’Italia vede il proprio livello di investimenti scendere dai 980 milioni di euro del 2022 agli ottocento milioni del 2023 e, grazie a un quarto trimestre che ha evidenziato una ripresa particolarmente positiva rispetto alla prima parte dell’anno, un buon grado di resistenza e adattabilità del settore grazie all’estensione dell’interesse degli operatori verso città considerate secondarie, ma caratterizzate da intensi flussi turistici non stagionalizzati.
Il livello di appetibilità del settore retail continuerà, quindi, nel suo percorso di crescita post-pandemico grazie alle opportunità derivanti da interventi di ristrutturazione e ammodernamento di spazi commerciali situati in ambiti urbani centrali e di ibridazione e integrazione tra attività economiche, offerta per il tempo libero e servizi per la cura, la salute e il benessere della persona.
I valori di vendita e i canoni di locazione hanno mostrato, nei principali Paesi dell’Unione, un incremento medio prossimo all’1,5 per cento che si prevede possa essere seguito da un ulteriore rialzo dell’uno per cento, durante l’anno in corso.
Nel corso del 2023, anche nel caso dell’Italia, le quotazioni confermano l’inversione di tendenza registrata nel 2022 rispetto all’andamento negativo del biennio 2020-2021. L’anno appena trascorso conferma un consolidamento delle dinamiche relative alle quotazioni immobiliari, stabili rispetto all’anno precedente; le previsioni per l’anno in corso vedono una lieve crescita sia per le Grandi superfici commerciali (più 0,4 per cento per i prezzi e canoni) che per gli esercizi di vicinato (più 0,6 per i prezzi e più 0,4 per i canoni).
Nel corso del 2023 il mercato immobiliare a vocazione commerciale ha fatto registrare un fatturato complessivo di circa 6,1 miliardi di euro, con un calo sull’anno precedente di 5,4 punti percentuali. Gli ultimi cinque anni hanno visto un leggero aumento della componente del fatturato relativa alle Grandi superfici commerciali, a discapito dei negozi di vicinato, che è passata dal rappresentare il settanta per cento a una quota poco superiore all’ottanta per cento.
Nel primo semestre del 2023 le transazioni hanno mostrato una variazione positiva sia sull’anno precedente che sul periodo pre-pandemico. Il sud e le isole hanno registrato le migliori variazioni, seguite dal nord, il quale conta circa la metà delle transazioni complessive (concentrate prevalentemente nell’area ovest).
Per quanto concerne i centri commerciali, il livello raggiunto dai canoni di locazione si è consolidato, mentre spesa media per cliente e afflusso di persone interessate all’acquisto sono, seppure lievemente, cresciuti.
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