Marca del distributore: aumentano gli acquisti, le famiglie risparmiano
Marca del distributore: aumentano gli acquisti, le famiglie risparmiano
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I prodotti a Marca del Distributore (MDD) sono sempre più apprezzati dai consumatori italiani: coniugano la tradizionale convenienza a qualità, innovazione di prodotto, sostenibilità.
Nel 2020 gli acquisti di MDD sono aumentati del 9,3% rispetto all’anno precedente, per un valore di 11 miliardi e 800 milioni di euro. Una crescita che vale il 78% della crescita dell’industria alimentare nel mercato domestico e incide per l’8% sul fatturato totale dell’industria. Nel 2020 la Marca del Distributore ha consentito un risparmio di oltre 2 miliardi di euro per le famiglie italiane, pari a un risparmio di 100 euro per ogni famiglia. Ma non solo: la Marca del Distributore attiva una filiera di 1.500 imprese, di cui circa l’85% è rappresentato da piccole e medie imprese e il 92% è italiano; sostiene una rete di 235.000 occupati diretti e indiretti lungo l’intera filiera; consente l’entrata di tante PMI italiane nel mass market; contribuisce alla tutela del made in Italy e alla difesa della qualità e varietà della tradizione enogastronomica italiana.
Questi alcuni dei dati presentati da The European House – Ambrosetti, nell’ambito di MarcabyBolognaFiere, durante il convegno “Dall’emergenza al rilancio sostenibile: il contributo della Marca del Distributore”, organizzato da ADM - Associazione Distribuzione Moderna e da BolognaFiere.
L’analisi presentata offre una lettura che integra i dati di mercato con l’analisi dei bilanci di 565 aziende partner della Marca del Distributore e un sondaggio condotto tra le stesse aziende e i Gruppi della Distribuzione Moderna. Il position paper, inoltre, sottolinea il ruolo fondamentale di continuità di servizio e di punto di riferimento per la comunità svolto dalla Distribuzione Moderna nei mesi dell’emergenza pandemica. Oggi la Distribuzione Moderna si candida a giocare un ruolo di primo piano nella ripartenza economica e verso un nuovo modello di società più orientato alla sostenibilità economica, ambientale e sociale, in linea con tutti i 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.
Il convegno è stata inoltre l’occasione per evidenziare come si sia intensificato il confronto tra gli attori della filiera agroalimentare su temi di grande urgenza, come il contrasto alle pratiche sleali, il no alle aste al doppio ribasso, la lotta al caporalato e il sostegno ai diritti dei lavoratori agricoli. La Distribuzione Moderna sta portando avanti concretamente questi impegni e ha promosso la sottoscrizione di documenti d’intesa con le associazioni dell’industria di marca e del mondo agricolo per contribuire al percorso di integrazione della Direttiva UE 2019/633 nell’attuale quadro normativo nazionale.
Dopo l’impegno sottoscritto nel 2020, e confermato quest’anno, di richiedere a tutti i fornitori agricoli e alle aziende partner della Marca del Distributore l’iscrizione alla Rete del lavoro agricolo di qualità, le aziende della Distribuzione Moderna si sono impegnate ulteriormente offrendo la possibilità di utilizzare una ulteriore certificazione. Da oggi, infatti, si impegnano ad accettare, per i propri fornitori, la certificazione secondo il modulo Grasp di Globalgap, che ha tutti i criteri per essere considerata adeguata agli obiettivi di tutela e rispetto delle buone pratiche sociali, in particolare la salute e sicurezza dei lavoratori, e può essere considerata equivalente e alternativa all’iscrizione alla Rete del lavoro agricolo di qualità.
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