di Emanuele Scarci

Un miliardo di ricavi nel 2024 e un margine industriale che, quest’anno, salirà dal 5% al 7,5% rispetto ai ricavi e all’8,25% il prossimo: questi gli obiettivi del gruppo commerciale Maiora dichiarati dal fondatore e dg Franco Cannillo. Nel 2022 un aumento della bolletta energetica di 13,5 milioni di euro aveva eroso 2 punti di margine che quest’anno si dovrebbero recuperare. Maiora rimane un cantiere aperto: entro l’anno si completerà l’avvio di 40 nuovi pdv (tra gestione diretta e indiretta) e la ristrutturazione di 32 store con l’avvio di un centro di distribuzione in Campania, piattaforma necessaria per crescere nella regione e nel Lazio. Il piano di crescita riguarda anche il canale cash & carry che oggi conta 8 pdv a insegna Altasfera fra Puglia e Calabria e che potrebbe avere una proiezione nazionale, forse con un nuovo partner.

“In questi ultimi 10 anni abbiamo fatto passi da giganti - sottolinea Franco Cannillo - e l’acquisizione della calabrese Gam ci consente di proiettarci verso il miliardo di fatturato nel 2024. Cresciamo a doppia cifra grazie a 30 milioni di investimenti l’anno. A ogni esercizio aggiungiamo da 70 a 100 milioni di ricavi. Nel prossimo quinquennio sicuramente realizzeremo nuove acquisizioni e rafforzeremo le piattaforme in Puglia e Calabria”.

Leader nel cash & carry

Maiora (controllata per il 55% dal gruppo Cannillo e per il resto dalla famiglia Peschechera) aderisce a Despar Italia, la società consortile che riunisce sotto il marchio Despar 6 aziende della distribuzione e una rete di affiliati. Nel 2022 Maiora Despar Centro-Sud ha realizzato un giro di affari alle casse di 987 milioni, +7,2%. I ricavi da vendite di Maiora srl sono stati 768,8 milioni, con un Ebitda di 38,8 milioni e un utile netto di 11,8 milioni. La posizione finanziaria netta è di circa 80 milioni, ma al netto dei principi contabili Ifrs solo 6 milioni.
La rete comprende 520 pdv, di cui un centinaio diretti, operativi in Puglia, Basilicata, Molise, Calabria, Campania, Abruzzo e Lazio. I cash & carry costituiscono una parte del core business della società: negli ultimi anni ha segnato uno sviluppo superiore alla media del mercato. A sorpresa, lo scorso giugno, Circana cash&carry top trade area sud ha rilevato il sorpasso: i 12 pdv di Altasfera (di cui 4 in Sicilia gestiti da Ergon) ha raggiunto una quota di mercato dell’11,17% contro il 9,41% di Metro che schiera 6 pdv (in media 8.200 mq).
“Un elemento strategico di Maiora nella sfida in questo canale - sottolinea il ceo di Maiora Pippo Cannillo - è quello di costruire piccole strutture, mediamente di 3mila mq, anche in bacini con 250 mila abitanti. Noi calziamo su bacini piccoli”.
Un approccio diverso dal gigante Metro che gestisce strutture fino a 8 mila mq. in grandi centri urbani. Più recentemente, NielsenIQ ha rilevato una frenata nella crescita del cash & carry e stima che la stasi del fuori casa possa prolungarsi fino al primo trimestre del 2024.

Performance discount

Anche nell’ultima sfida lanciata, Maiora, in partnership con Ergon, giocherà la carta del discount interpretata dal format calzante per piccoli territori. <<Un discount di vicinato - spiega Pippo Cannillo - può avere un suo bacino. Si può avere un format da 400 mq anche in realtà da 10 mila abitanti”. Ma perché entrare proprio adesso nel business del discount che in Puglia ha raggiunto una quota del 33%? <<Non ho mai visto un mercato che non sia saturo - risponde Pippo Cannillo - come lo è del resto quello dei supermercati. Ciò detto tutte le aziende discount performano bene, conseguendo un Ebitda compreso nella forbice 5%-8%”.