La prima offerta, fatta a dicembre scorso e deliberatamente più bassa rispetto al valore reale, è stata di 300 milioni di euro con l’obiettivo di far uscire allo scoperto eventuali concorrenti.
Si sono subito fatti avanti altri due contendenti: le due cooperative Nicolas Feuillate e Alliance – Champagne.
La strategia vincente per Lvmh potrebbe essere candidarsi all’acquisizione con un alleato, il gruppo Alain Thiénot, che essendo da tempo alla ricerca di un nome conosciuto a livello internazionale si accontenterebbe solo dei marchi; a quel punto Arnault potrebbe accaparrarsi la fornitura di uva e la disponibilità dello stock che gli servono. Staremo a vedere.