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L'Asti frizza con numeri da record
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L'Asti frizza con numeri da record
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Il Consiglio di Amministrazione del Consorzio per la tutela dell’Asti ha ribadito con forza la piena fiducia al Presidente Paolo Ricagno. Lo ha fatto nella seduta del 14 gennaio 2010, a seguito dei recenti attacchi portati alla persona del Presidente da parte di soggetti dimissionari dall’ente consortile. In questo modo il Consorzio per la tutela dell’Asti conferma la propria compattezza e unità di intenti.
Il Presidente Ricagno, insieme ai consiglieri, ha considerato come un tempo fosse presente un profondo senso di appartenenza e di orgoglio nei confronti del Consorzio per la Tutela dell’Asti.
“Oggi – ha detto Ricagno – c’è bisogno di ritrovare un rinnovato spirito di squadra che serva a garantire la necessaria continuità al sistema. Un sistema che permette di tutelare il confronto paritario tra industrie e viticoltori e affrontare al meglio le sfide di un mercato sempre più imprevedibile. La situazione attuale – ha detto ancora Ricagno - vede una commercializzazione di 94 milioni di bottiglie della denominazione “Asti”, di cui 21 milioni di Moscato d’Asti docg, derivanti dagli oltre 9800 ettari vitati a uva moscato bianco”.
Il Presidente Ricagno, insieme ai consiglieri, ha considerato come un tempo fosse presente un profondo senso di appartenenza e di orgoglio nei confronti del Consorzio per la Tutela dell’Asti.
“Oggi – ha detto Ricagno – c’è bisogno di ritrovare un rinnovato spirito di squadra che serva a garantire la necessaria continuità al sistema. Un sistema che permette di tutelare il confronto paritario tra industrie e viticoltori e affrontare al meglio le sfide di un mercato sempre più imprevedibile. La situazione attuale – ha detto ancora Ricagno - vede una commercializzazione di 94 milioni di bottiglie della denominazione “Asti”, di cui 21 milioni di Moscato d’Asti docg, derivanti dagli oltre 9800 ettari vitati a uva moscato bianco”.
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