L’Aceto balsamico di Modena tocca il record storico dei 100 milioni di litri certificati
L’Aceto balsamico di Modena tocca il record storico dei 100 milioni di litri certificati
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La pandemia non ha messo il freno all’Aceto balsamico di Modena.
I dati presentati nei giorni scorsi all’assemblea dei soci del Consorzio di tutela e relativi all’anno appena trascorso, parlano addirittura di un incremento della produzione dell’11% a volume, portandola così a superare la soglia dei 100 milioni di litri certificati.
Questo risultato non è però l’unico successo dell’anno trascorso. Infatti, intuendo i cambiamenti in atto, i nuovi trend ed esigenze, il consorzio ha avviato progetti innovativi al passo con questa dinamica di transizione. Da segnalare, in particolare, la svolta digitale dell’attività di monitoraggio, vigilanza e repressione delle frodi e delle contraffazioni a livello globale.
Questi strumenti di vigilanza permettono non solo di monitorare globalmente il mondo digitale, ma anche di intervenire rimuovendo quelle offerte che violano i diritti di proprietà intellettuale del Consorzio. Inoltre, garantiscono la possibilità di verificare tutti i prodotti offerti in vendita e tra quelli i casi illegittimi di contraffazione, di evocazione o imitazione e conseguentemente di programmare azioni in loco degli agenti vigilatori del consorzio. Ma più delle parole sono i numeri a esprimere la potenzialità di questo nuovo modello organizzativo. Infatti solo negli ultimi mesi dell’anno sono state analizzate quasi 8.700 inserzioni afferenti all’Aceto balsamico di Modena igp su 43 piattaforme differenti. Tali offerte, pubblicate da 2.967 venditori, al momento dell’elaborazione dei dati generavano un totale di 169.251 vendite stimate per un fatturato complessivo di € 3.331.900,63.
All’interno di queste, sono emerse 236 offerte ritenute illegittime in quanto in violazione dei diritti del consorzio riferite a differenti 6 piattaforme e riconducibili a 81 venditori. Gli interventi sono stati immediati e a distanza di pochi giorni dalla rilevazione hanno ottenuto un esito positivo al 100% in quanto in 234 casi è stata completamente rimossa l’inserzione, nei restanti 2 sono state operate le rettifiche necessarie a rimuovere le informazioni fraudolente.
A livello nazionale il monitoraggio ha coinvolto 8.800 punti vendita digitali riferiti a oltre 77 catena di gdo operanti in Italia e ha rilevato 179 inserzioni riferite a diciture, a etichette o a prodotti irregolari.
Un anno da record e di record partendo dalla produzione per arrivare alla repressione che apre uno spiraglio di luce in un periodo tragico e preoccupante e aiuta a ripensare con grande ottimismo questa fase di ripartenza.
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